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Cronaca San Cesario di Lecce

Sottopasso della discordia: il Pdl locale contro tutti

Fa discutere ancora l'infrastruttura che divide l'amministrazione ed un comitato spontaneo. Ma il Pdl dice no all'opera e attacca le parti in causa: "Sono tutti incoerenti"

SAN CESARIO - Il sottopasso della discordia: quello che deve nascere a San Cesario, tra la Ss 476 e la provinciale per Cavallino, sta diventando un'opera che divide letteralmente un paese e continua ad innescare polemiche a catena. Ora tocca al Pdl cittadino che sulla vicenda del sottopasso ribadisce che "sindaco e promotori del Comitato mentono ai cittadini, alla faccia della coerenza" ed evidenziando come si tratti di "un teatrino mosso più da risentimenti personali che da motivazioni di natura squisitamente politica che offende i cittadini".

"A ciò sta dando - affermano dal Pdl - vita la scadente polemica di questi giorni sulla questione sottopasso che vede contrapposto chi, come il Sindaco e i suoi assessori, è sempre più isolato e inconcludente, arroccato a difendere posizioni indifendibili, e chi, come il responsabile del comitato ‘No al sottopasso', Giancarlo Ciricugno, è da sempre abituato a cambiare idea e posizione".

Secondo il Pdl, nessuno dalle parti della maggioranza ha finora spiegato come mai, con l'iter tecnico-amministrativo già avviato, "si sia reso necessario rilasciare con insolito tempismo un permesso a costruire per ‘una casetta di campagna' su un lotto di terreno guarda caso interessato dal
primo progetto di sottopasso proposto dalla Provincia di Lecce, che prevedeva un tracciato sicuramente più comodo e razionale tra la S.s. 476 e la Provinciale per Cavallino".

"È difficile comprendere - affermano -, poi, come mai consiglieri Ciricugno, Rollo e Pietro Capone abbiano dato vita al Comitato ‘No al sottopasso'. Infatti, nella seduta del Consiglio Comunale del 27 aprile 2009, tutti e tre (i primi due ancora nelle vesti di assessori, prima di essere cacciati), votarono, senza batter ciglio, a favore del sottopasso. Lo stesso che oggi osteggiano con una inutile raccolta firme. Un'iniziativa che appare solo la pretestuosa e strumentale vetrina della ‘risurrezione', dopo oltre tre lustri, del ‘cadavere politico' Giancarlo Ciricugno ed ha il sapore di una campagna elettorale ancora lontana, che tuttavia speriamo non diventi un mortificante e squallido campo di battaglia fatto di invettive e insulti, mentendo ai cittadini".

I consiglieri del Pdl ritengono altrettanto strana, infine, la posizione di quei "campioni di coerenza" dell'assessore Calò che prima in Giunta approva il sottopasso e poi, rimosso dall'incarico assessorile, dopo soli tre mesi, "per ripicca personale", in consiglio si astiene. Sulla posizione del Pdl riguardo al sottopasso "parlano gli atti ufficiali", che "ci hanno visto - ribadiscono - fin dall'inizio, coerenti come sempre, contrari ad un'opera, così come in ultimo prevista, dannosa, inutile e pericolosa. E parla la serietà di un partito di governo che non può ridursi a sterili urla e ingannare gli elettori carpendo loro inutili firme".

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