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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Casarano

Stalking alla ex con la minaccia di un rituale di morte: inflitti 4 anni di reclusione

Emessa oggi la sentenza nel processo abbreviato al 37enne di Casarano accusato di aver tormentato la ragazza con cui aveva avuto una relazione, arrivando anche a spacciarsi, con un'utenza straniera, per un maestro spirituale

CASARANO - Il copione è quello del classico stalking: lui che non accetta la fine della relazione e inizia a tormentare la ex con numerosi messaggi e chiamate, dal contenuto minaccioso, arrivando così a costringerla a cambiare abitudini di vita. Ma alla storia, purtroppo simile a tante altre, finita oggi al vaglio della giudice del tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano che si è conclusa con una condanna a quattro anni di reclusione, si aggiunge un altro elemento inquietante.

L’uomo, un 37enne di Casarano, non desistendo dal mettersi in contatto con la giovane che l’aveva lasciato proprio in ragione della sua possessività asfissiante, avrebbe usato un’utenza straniera, per la precisione del Benin (stato dell’Africa occidentale, il cui prefisso è +229) e spacciandosi per un maestro spirituale, il 27 febbraio del 2022, le avrebbe inviato un messaggio di questo tipo: “Ho ricevuto l’ordine di ucciderti, ma i miei geni non sono d’accordo perché tu sei innocente. Vuoi conoscere la persona che mi ha ordinato di farti del male? Quello che mi ha dato l’ordine di ucciderti è vicino a te. Abbiamo fatto un rituale su di te per ucciderti, e uno che mi ha dato l’ordine di ucciderti è un tuo amico. Se vuoi sapere tutta la verità, dobbiamo prima annullare il rituale”. Il tutto sarebbe stato arricchito da foto della ragazza, su alcune delle quali si vedevano due coltelli con la lama indirizzata verso il suo volto.

La giudice, dinanzi al quale si è celebrato in mattinata il processo con rito abbreviato, ha inflitto all’imputato 4 anni (già decurtati di un terzo in ragione della scelta del rito abbreviato), spingendosi così ben oltre la richiesta della sostituta procuratrice d’udienza Donatina Bufelli (la titolare del fascicolo era la collega Giorgia Villa) che era di un anno e mezzo di reclusione.

Riconosciuto anche il risarcimento del danno in separata sede alla donna che era parte civile con l’avvocato Salvatore Ponzo (sostituito in udienza dalla collega Cristina Bray) e difesa con l'avvocata Ada Alibrando.

Le motivazioni del verdetto sono state depositate contestualmente al dispositivo e il legale dell’imputato, l’avvocato Attilio De Marco, è già al lavoro per presentare il ricorso in appello.  

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