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Cronaca San Cesario di Lecce

Stratagemma per non pagare bollette: devono 4mila euro

Una coppia di San Cesario timbrava i bollettini bimestrali per somme di centinaia di euro, inviandoli direttamente all'Enel senza passare dagli uffici postali. La truffa è stata scoperta dalla polizia

Bollette Enel mai pagate per un ammanco nella società di circa 4mila euro. E una coppia di San Cesario finisce nei guai con l'accusa di truffa. Gli agenti della polizia postale, in mattinata, hanno compiuto una perquisizione in casa della coppia, e all'interno di una stanza adibita ad ufficio hanno trovato una decina bollettini Enel mai pagati. Lei, M.N., di 45 anni, lui, A.C., coetaneo non hanno fiatato alla vista degli agenti che hanno perlustrato ogni angolo della casa. Sequestrate anche altre carte, con ogni probabilità, ulteriore bollette mai pagate alla società nazionale. Il sospetto è stato segnalato dall'Ente nazionale stesso nel 2006 quando aveva inviato una denuncia presso gli uffici della polizia postale di Lecce.

Gli agenti, guidati dall'ispettore Luigi Toma, hanno setacciato negli ultimi due anni gli uffici postali di Lecce e Provincia. Lunghi accertamenti e controlli incrociati hanno consentito di scoperchiare la truffa. La coppia provvedeva autonomamente a timbrare i bollettini bimestrali, somme ragguardevoli ed elevate per centinaia di euro, che venivano inviate direttamente all'ente senza passare dagli uffici postali dove non risultavano i regolari pagamenti tra il 2006 e il 2007. La coppia provvedeva a fotocopiare le carte e a inviarle. E i bollettini originali rimanevano nei comodini. L'Enel aveva provveduto anche a tagliare la luce ma la corrente elettrica era stata riattivata subito dopo.

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