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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'esito / Gallipoli

Inchiesta strisce blu a Ceglie Messapica: non luogo a procedere per un gallipolino

Nell’udienza preliminare del procedimento sulla gestione del servizio nel comune del brindisino, caduta ogni ipotesi nei confronti del rappresentante della società aggiudicataria: non ha commesso il fatto

CEGLIE MESSAPICA/GALLIPOLI – Non luogo a procedere per non aver commesso il fatto: Nino Di Bernardo, originario di Gallipoli e rappresentante della società “Sis segnaletica industriale stradale Srl”, con sede a Corciano (Perugia), aggiudicataria del servizio, è stato dichiarato estraneo ai fatti relativi al procedimento sulla gestione parcheggi a pagamento nel Comune di Ceglie Messapica.

È l’esito, come racconto da Brindisi Report, dell’udienza preliminare, celebrata lo scorso 14 dicembre davanti al gup del tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis: nell’occasione tre i rinvii a giudizio (Cataldo Bellanova, comandante della Polizia Locale di Ceglie, Grazia Santoro, all’epoca assessore alla Polizia Locale, dimessasi lo scorso ottobre dall’incarico di consigliera comunale, e Giuseppina Galetta, dipendente del Comune di Ceglie), e un non luogo a procedere, ovvero quello proprio dell’uomo gallipolino.

Stando all’ipotesi accusatoria, le strisce blu sarebbero state attivate, all’epoca dei fatti (nell’aprile 2019), senza l’emissione della prevista ordinanza, procurando un ingiusto vantaggio patrimoniale alla ditta che gestiva il servizio e un danno ai fruitori. Sempre secondo l’accusa, la pubblicità del servizio di attivazione sarebbe stata fatta con un’ordinanza falsamente emessa con l'alterazione del documento informatico pubblico nel sistema informatico di protocollazione degli atti in arrivo ed in partenza all'ufficio protocollo.

Il pm Raffaele Casto aveva chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di tutte e quattro le persone coinvolte ma il gup l’ha accolta limitatamente ai primi tre soggetti, scagionando Di Bernardo da ogni possibile responsabilità.

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