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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Studenti molestati, inflitti 9 anni di reclusione all'autista di uno scuolabus

Emessa la sentenza nel processo a carico di un 48enne del Basso Salento, finito ai domiciliari nel gennaio del 2023 per violenza sessuale e adescamento di minori. Riconosciuta anche una provvisionale di 50mila euro a una coppia di genitori che she si era costituita parte civile

LECCE - E’ di nove anni di reclusione la condanna inflitta a un 48enne residente in un comune del Basso Salento, accusato di violenza sessuale e adescamento di minori, poiché avrebbe fatto avance e palpeggiato sei studenti, tra i 14 e i 16 anni, che ogni giorno accompagnava a scuola con il suo autobus.

La sentenza è stata emessa oggi dal collegio della prima sezione penale del tribunale di Lecce, presieduto dal giudice Fabrizio Malagnino, che ha riconosciuto anche un immediato risarcimento del danno di 50mila euro (il resto sarà quantificato e liquidato in separata sede) ai genitori di uno dei ragazzi che si erano costituiti parte civile con l’avvocata Gabriella Mastrolia.

Stando alle carte dell’inchiesta, condotta dal pubblico ministero Luigi Mastroniani -  che nel processo aveva invocato una pena più lieve di sei anni - l’imputato avrebbe carpito la fiducia degli studenti, attraverso lusinghe, attenzioni e complimenti quali “bello… amore mio… che sei bello oggi, ti trovo molto carino… ti vuoi fidanzare con me?”, o facendo battute incentrate sul sesso, durante le comunicazioni su whatsapp; li avrebbe invitati raggiungerli in casa sua con la scusa di farsi aiutare a manutenere il pulmino, e con due di loro in particolare, che avrebbero accettato la proposta, si sarebbe spinto oltre, costringendoli a subire o compiere atti sessuali nel garage. 
A dare il via all’inchiesta fu la denuncia sporta ai carabinieri, nel maggio del 2022, dal padre di una delle presunte vittime, infastidito proprio dai messaggi ricevuti dal figlio.

All’indomani dell’arresto ai domiciliari eseguito il 20 gennaio del 2023, su ordinanza di custodia cautelare firmata dalla gip Laura Liguori, durante l’interrogatorio di garanzia, l’autista rigettò gli addebiti, precisando di svolgere la sua attività da almeno otto anni e di non aver mai avuto problemi del genere.

Nello specifico, l’uomo affermò di aver sempre agito in buona fede, per gioco e amicizia, e di non aver mai molestato nessuno degli studenti, né durante il trasporto a scuola né nel garage di casa.

Ora che il verdetto di primo grado è stato emesso, all’imputato non resta che valutare, con il suo avvocato Fabrizio Mangia, il ricorso in appello, non appena saranno depositate le motivazioni.

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