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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il caso a Surbo / Surbo

Alza le mani sul padre durante l’ennesima lite in casa, 40enne in carcere

Protagonista della triste vicenda di maltrattamenti in famiglia, il poliziotto, già sospeso dal servizio, che a giugno era stato arrestato per ben due volte in poche ore. L'anziano refertato in ospedale

SURBO – Il clima in casa sembra che fosse incandescente, e non da poco tempo. Tanto che, proprio per maltrattamenti in famiglia, quell’uomo era già finito in carcere alla fine di giugno, dopo un breve passaggio dagli arresti domiciliari, per via di un’aggressione ad alcuni carabinieri di pattuglia.

Protagonista di una triste vicenda di dissidi sfociati in violenza ai danni dell’anziano padre, un 40enne che nel corso della giornata di ieri, domenica 1° ottobre, è finito di nuovo in cella. L’uomo, peraltro, è un agente scelto di polizia, ma sospeso dal servizio da diverso tempo (prima ancora dei fatti del giugno scorso e di ieri, infatti, su di lui pendevano procedimenti giudiziari). In passato è stato dislocato a Milano.

Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio, quando da Surbo è arrivata una richiesta di soccorso alla centrale operativa del 112 per una lite in famiglia. In realtà, nel momento in cui i carabinieri della Sezione radiomobile di Lecce hanno raggiunto l’edificio in cui risiedono i protagonisti della vicenda, si sono trovati davanti a qualcosa di molto più drammatico di un semplice dissidio: l’anziano era per strada, spaventato e dolorante, il figlio alla finestra che inveiva e urlava di volerlo ammazzare, battendo i pugni ovunque capitasse. Sembra che poco prima, durante l’ennesima discussione, il 40enne avesse alzato le mani al genitore.  

In supporto ai militari della radiomobile sono arrivati anche quelli della stazione di Surbo. Il 40enne è stato così fermato e condotto in caserma, dove, sentito il pubblico ministero di turno, Erika Masetti, è stato dichiarato in arresto e trasferito nel penitenziario di Borgo San Nicola per maltrattamenti in famiglia. Quanto al padre, oltre a sporgere denuncia per quanto avvenuto ieri e nelle settimane precedenti, è stato refertato in ospedale, dopo l’aggressione patita. Per lui, una prognosi di cinque giorni.

Come si ricorderà, alla fine di giugno il 40enne era stato arrestato una prima volta perché, senza alcun motivo, aveva insultato alcuni carabinieri di pattuglia – in quella circostanza nella marina di Casalabate –, per poi arrivare a una vera e propria colluttazione con loro all’atto del controllo.

Finito ai domiciliari, erano iniziate le intemperanze fra le pareti domestiche, tanto da essere a stretto giro nuovamente arrestato e in quel caso portato in carcere per maltrattamenti in famiglia. Reato che gli è stato ancora una volta contestato, dopo le ultime vicissitudini.  

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