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Cronaca

Tac rotte al Vito Fazzi. Ed il paziente oncologico viene rimandato a casa

Un viaggio a vuoto verso l'ospedale di Lecce: l'esame non si può fare ed è rimandato a nuova data. La Asl intanto avverte che entrambi i macchinari sono stati ripristinati

LECCE – Un viaggio a vuoto, a bordo di un'ambulanza privata, per un esame diagnostico programmato ma rimandato. Con tutte le conseguenza del caso. È ciò che è accaduto ieri ad un signore, malato di tumore, in cura presso il Polo oncologico dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce.

Uno spiacevole episodio che ha accresciuto le preoccupazioni dei famigliari sullo stato di salute di un signore di Lequile, Antonio, raccontato dal figlio, Angelo Antonucci: “Mio padre viene curato dalla primavera dell’anno scorso per una grave patologia che lo ha colpito e finora è andato tutto più o meno bene. I medici hanno prenotato una Tac, come già è accaduto altre volte, per il giorno 5 luglio alle ore 15.00, ed io ho provveduto al trasporto privato di mio padre che versa in condizioni piuttosto gravi, considerato che non riesce a muoversi e necessita dell’ausilio della barella”.

Angelo ha prenotato, quindi, un’ambulanza privata per il trasporto da Lequile a Lecce, andata e ritorno, che è costata alla famiglia 100 euro. Una volta arrivati presso il reparto di Radiologia del “Vito Fazzi”,muniti di esami e documenti, però, l’amara sorpresa: la Tac era rotta, l’esame rimandato senza altro da aggiungere.

“Non abbiamo potuto effettuare l’esame perché il macchinario non funzionava da qualche ora – racconta, sfogandosi Angelo -. Pare si fosse rotto proprio nel corso della mattina di ieri, ma nessuno ha provveduto ad avvisarci telefonicamente”.

L’ospedale non avrebbe offerto un’alternativa al paziente: “Abbiamo chiesto di trovare un’altra soluzione ma niente da fare – prosegue Angelo -: anche la Tac del Polo oncologico risultava rotta e non ci hanno proposto di fare l’esame in un altro presidio ospedaliero, come Tricase. Quindi siamo andati via impotenti. Possiamo solo aspettare di essere richiamati per ripetere la Tac ma speriamo che ciò avvenga nel minor tempo possibile perché le condizioni di salute si sono aggravate nei mesi e siamo, ovviamente, molto preoccupati. Il fattore tempo in questa patologia gioca un ruolo fondamentale”.

Ricapitolando, oltre alla spesa del trasporto su ambulanza privata, Angelo ha dovuto sopportare il disagio di rimandare un appuntamento di lavoro importante per assistere il genitore: “Sono un lavoratore autonomo ed ho dovuto annullare un impegno; mio padre è stato trasportato in ospedale in un orario caldissimo e a digiuno da 5 ore, il tutto senza ottenere niente – prosegue -. Due Tac rotte, così ci hanno detto, e nessuno che si sia premurato di avvisarci telefonicamente per risparmiare a mio padre, in quelle condizioni, un viaggio a vuoto”.

L’esame è stato rimandato a data da destinarsi, con tutto il carico di ansia che ne deriva. La Asl di Lecce, contattata telefonicamente, intanto ha fatto sapere che i macchinari sono già stati ripristinati ieri pomeriggio, quando i tecnici hanno sostituito i pezzi in avaria.

"Il fermo si è verificato durante il fine settimana, il che non ha permesso di avvisare per tempo i pazienti esterni con esame programmato", spiegano dalla direzione generale. L'Asl, scusandosi per il disguido, fa sapere che i pazienti in agenda per martedì e mercoledì sono stati tutti contattati telefonicamente e si sta provvedendo a fissare nuovi appuntamenti in date ravvicinate.

"Nessun problema, invece, per le urgenze per le quali si è provveduto con la Tac di Neuroradiologia", conclude l'azienda sanitaria. 

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