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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Otranto

Taglia sulle "bestie" che abbandonano i cani

Ancora cuccioli abbandonati in situazioni penose in aperta campagna: cresce il fenomeno, che contribuisce ad incrementare il randagismo. Il disperato appello dell'Enpa

Nel pomeriggio ad Otranto, sono stai rinvenuti in aperta campagna dei cuccioli di cane, abbandonati sotto il sole, in uno stato a dir poco pietoso. A ritrovare gli animali, è stato Umberto Lanzilotto, responsabile cittadino Enpa, il quale ha voluto raccontare l'episodio e lanciare un appello forte alle istituzioni locali e alla sensibilità della gente, per cercare di porre un freno ad un fenomeno, che sta diventando sempre più allarmante.

di Umberto Lanzilotto*

"Oggi alle ore 14 circa nei pressi del rifugio di Otranto, nel mezzo di una campagna sentivo dei lamenti terribili provenire da due contenitori. Mi avvicino e all'interno scopro dei cuccioli agonizzanti. Erano da ore sotto il sole, senza cibo né acqua, affamati, disidratati ed invasi da mosche, zecche e pulci. Mentre mi accingo a recuperare i poveri cuccioli, vedo un auto che in fretta e furia si allontana dalla mia vista. Non riesco a prendere il numero di targa ed immediatamente chiamo i carabinieri che non sono disponibili, i vigili che non ci sono, la polizia che arriva dopo un bel po' di tempo. Intanto gli autori del gesto disumano scappano senza la possibilità di essere individuati. Cerchiamo con i volontari di salvare la vita a questi animali con ogni mezzo.

Dopo un po' di tempo, il veterinario reperibile della Asl ci raggiunge al rifugio nel disperato tentativo di salvare i poveri cuccioli moribondi. Due muoiono nonostante le cure, gli altri tra dolori lancinanti ed urla disperate combattono tra la vita e la morte. Non sappiamo al momento se sopravviveranno, ma forse per loro sarebbe stato meglio morire che soffrire in quel modo.

La cosa ci addolora ancora di più dopo tutti gli sforzi ed il lavoro fatto sul territorio. Abbiamo a che fare con le bestie che sono certi uomini e, quindi, dobbiamo prendere provvedimenti esemplari.

Sappiamo già che i comuni limitrofi ad Otranto, non provvedendo a rispettare la legge regionale sul randagismo ed affidando i canili a gente incompetente e menefreghista, scaricano i cani randagi del loro comune sul nostro territorio e ne abbiamo le prove. Se questo non basta agli amministratori del mio comune per prendere provvedimenti seri allora si occupino loro (come dice la legge) del randagismo e di tutto ciò che fino ad ora abbiamo fatto noi dell'Enpa.

E siccome siamo stufi di fare il lavoro che spetta ai comuni, al servizio veterinario, alle forze dell'ordine, abbiamo deciso di mettere una taglia di 500 euro su chi ci segnala gli autori di maltrattamenti ed animali come ultimo gesto per cercare di individuare questi maledetti. Dopo di che, se il comune e gli organi competenti non prenderanno provvedimenti che non hanno mai preso, (ordinanze, controlli, sterilizzazione, affidi, censimenti etc) come gesto estremo libereremo tutti i cani del rifugio.

Invito i miei concittadini a segnalarci tutti i proprietari dei cani e tutti coloro che li maltrattano o abbandonano così come faccio un appello disperato a che vengano adottati i cuccioli presenti nel rifugio e i cuccioli in questione che se dio vorrà si salveranno.

Per far rendere conto di ciò che è accaduto oggi i miei concittadini, io personalmente manderò il video dei cani agonizzanti, delle loro grida e dei momenti in cui morivano in giro per il mondo come cartolina del mio paese. Spero solo che chi non si sente come questi miserabili assassini faccia qualcosa".

*Umberto Lanzilotto, responsabile Enpa Otranto. Per informazioni sulle adozioni, tel.: 3343322747.

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