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Cronaca

Tar, processi celeri. Aumentano i ricorsi ambientali

Cerimonia d'inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale amministrativo regionale. Nella relazione il presidente Cavallari ha spiegato come il contenzioso non sia eccessivo, ma comunque complesso

LECCE - Il Tar di lecce funziona. I processi sono celeri ed il carico di lavoro non è eccessivo. E' emerso questo dalla cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario del Tribunale amministrativo regionale. Nella sua relazione il presidente Antonio Cavallari, succeduto ad Aldo Ravalli, ha evidenziato come il contenzioso non sia eccessivo, ma resti comunque abbastanza complesso nel merito.

"Il flusso delle cause nel 2010 si è attestato su livelli analoghi a quelli del 2009 - ha spiegato Cavallari - siamo lontani dal livello raggiunto nel 2000, quando furono presentati oltre 5mila ricorsi". Ma se i numeri sono diminuiti, certamente non è diminuito il peso del lavoro. Le vicende affrontate dai giudici del Tar rivestono comunque un elevato grado di complessità. Il maggior numero di ricorsi è stato presentato in materia ambientale, per gli appalti ed in ambito sanità. Quelli giacenti sono complessivamente 6mila e 764. Nel 2010 sono stati depositati 2mila e 111 ricorsi. Quelli definiti con sentenza sono mille e 678, a cui poi si devono aggiungere i mille e 283 affari con decreto decisorio.

Sono state adottate 775 ordinanze cautelari, 207 ordinanze collegiali ed 85 decreti. Il presidente si è a lungo soffermato sull'interazione fra l'ordinamento nazionale e quello comunitario, e la riforma del nuovo codice del diritto amministrativo, che regola le fasi del processo.

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