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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Tentata corruzione, invocata la condanna per un ispettore di polizia

A luglio la misura della durata di 12 mesi emessa dal gip al termine delle indagini condotte dalla Squadra mobile

LECCE – Due anni e otto mesi la richiesta dell’accusa nel giudizio abbreviato per l’ispettore di polizia in servizio presso la questura di Lecce, Giovanni Greco, 52enne di Nociglia, accusato di tentata corruzione. Nei suoi confronti, a luglio scorso, il personale della Squadra mobile ha eseguito una misura cautelare interdittiva della sospensione dell'incarico della durata di 12 mesi emessa dal gip del Tribunale di Lecce, su richiesta della Procura. Mercoledì la sentenza del gup Simona Panzera, l’imputato è assistito dagli avvocati Luigi e Roberto Rella.

A dare avvio alle indagini per tentata corruzione la denuncia presentata nel febbraio di quest’anno da una funzionaria del locale Ispettorato del lavoro e dal coniuge, imprenditore. Le indagini svolte con grande professionalità dalla stessa Squadra mobile, pur non rilevando ulteriori condotte illecite dal collega, hanno confermato il contenuto delle dichiarazioni rese dai denuncianti, secondo cui, a seguito di una pregressa conoscenza dovuta a motivi professionali, l'indagato li avrebbe avvicinati, chiedendo alla donna di consentirgli, fornendogli le relative password, l’accesso alle banche dati utilizzate dall’Ispettorato del lavoro, dietro la promessa di denaro per ogni accesso effettuato.

Nel mese di giugno il dipendente ha ricontattato l’imprenditore e, millantando la sua appartenenza a non meglio precisati apparati dello Stato, gli avrebbe confermato il suo interesse per la richiesta fattagli in precedenza. Il questore ha poi proceduto all’immediata sospensione dal servizio del dipendente.

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