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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Porto Cesareo

Prima la testata al poliziotto, poi collabora e sputa due dosi di coca: l’arrestato ottiene i domiciliari

Si è svolto oggi l’interrogatorio del 23enne di Porto Cesareo arrestato tre giorni fa. Si è scusato con l'agente ferito e ha spiegato di trovarsi in difficoltà economiche. Disposta la misura meno restrittiva del carcere, ma con il braccialetto elettronico

PORTO CESAREO - Tenta la fuga, poi colpisce con una testata uno dei poliziotti che aveva cercato di bloccarlo spaccandogli in due gli occhiali, ma alla fine viene bloccato e decide di collaborare, consegnando una borsa termica con all’interno droga e materiale per il confezionamento dello stupefacente, e sputando dalla bocca due dosi di cocaina (per complessivi 0,55 grammi).

Questa la vicenda avvenuta tre giorni fa che era costata all’agente, il ricorso alle cure mediche nel pronto soccorso, dove i medici hanno giudicato le ferite riportate nell’aggressione guaribili in 5 giorni, mentre a Matteo Basso, 23enne di Porto Cesareo, il suo ingresso in carcere.

Oggi, l’arrestato, assistito dagli avvocati Stefano Pati e Roberto Rella, ha sostenuto l’interrogatorio di convalida con il gip del tribunale di Lecce Marcello Rizzo, al termine del quale ha ottenuto i domiciliari col braccialetto elettronico.

Durante il confronto col giudice, l’indagato ha ammesso gli addebiti, scusandosi col poliziotto ferito, e spiegando che stava attraversando un periodo di difficoltà economica in ragione del quale aveva pensato di fare qualche soldo con lo spaccio.

Il gip ha ritenuto, invece, l’attività non occasionale, in considerazione dell’ingente quantità di droga rinvenuta che denoterebbe, piuttosto, l’inserimento in ambienti dediti a importanti traffici di droga, e pertanto non ha concesso misure meno restrittive di quella dei domiciliari con il controllo elettronico a distanza.

Proseguono le indagini sui due cellulari e sul block-notes che riportava contabilità e appunti su come adibire una stanza a serra per la coltivazione presumibilmente di marijuana.

Il materiale era stato sequestrato durante le perquisizioni insieme a un bilancino di precisione, a una macchina sottovuoto, alla somma di 400 euro considerata introito dell’attività illecita e naturalmente al contenuto della borsa termica ossia: una busta sottovuoto con 388 grammi lordi di cocaina; 2 confezioni di cellophane con 20 grammi complessivi di coca; 37 dosi di coca per un totale di 20,31 grammi; 177 grammi di marijuana in un sacchetto sottovuoto); 4 confezioni con, in totale, 21, 40 grammi di marijuana).

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