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Cronaca Porto Cesareo

Torture in un casolare, arriva la condanna in Appello: tre anni e otto mesi

Diminuita di un anno la pena per Kevin Soffiatti, il 20enne di Porto Cesareo ritenuto uno degli artefici dell’aggressione di un 34enne avvenuta la sera del 29 novembre 2017, sulla strada per Sant’Isidoro

PORTO CESAREO - E’ stata rideterminata la condanna per Kevin Soffiatti, il 20enne di Porto Cesareo accusato di aver torturato e sequestrato un 34enne, la sera del 29 novembre del 2017, in un casolare: da quattro anni e otto mesi a tre anni e otto mesi di reclusione.

Il verdetto è stato emesso ieri dal presidente della Corte d’Appello di Lecce Vincenzo Scardia che ha così accolto la richiesta di concordato (un meccanismo secondo il quale accusa e difesa si accordano sull’accoglimento in tutto o in parte dei motivi d’appello e fissano la pena), formulata dagli avvocati difensori Cosimo D’Agostino e Ladislao Massari. Per il resto, è stata confermata la sentenza del giudice Giovanni Gallo (nel processo discusso col rito abbreviato) che aveva disposto una provvisionale di 8mila euro e il resto del risarcimento del danno da quantificare e liquidare in separata sede.

E’ a Soffiatti che portarono le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Campi Salentina e di Copertino e ai due presunti complici: Maikol Pagliara, 28enne di Porto Cesareo e il coetaneo e compaesano Lorenzo Cagnazzo, la cui responsabilità è stata riconosciuta nel processo (discusso col rito ordinario) terminato per il primo con una condanna a otto anni di reclusione, per il secondo a sette anni e 10 mesi.

Secondo l’impianto accusatorio, la vittima fu accompagnata in auto da Pagliara e Soffiatti con un tranello in un’abitazione in costruzione sulla strada per Sant’Isidoro, dove ad attenderli c’era Cagnazzo che avrebbe aggredito il malcapitato a colpi di bastone. Ma non finisce qui. I tre avrebbero costretto il 34enne a spogliarsi per poi orinargli addosso; Pagliara, inoltre, gli avrebbe puntato una pistola alla tempia, dicendo che avrebbe premuto il grilletto se avesse reagito.

Le motivazioni della sentenza d’appello saranno depositate entro novanta giorni.

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