Traffico e spaccio di droga, cade l’aggravante dell’ingente quantità e arriva la prescrizione
Emesso il verdetto d’appello nei riguardi di 14 imputati coinvolti nell’inchiesta che puntò i riflettori su un giro d’affari gestito nel 2014 tra Italia, Albania, Turchia e Olanda. Confermate solo due condanne
LECCE - Non fu eseguita una perizia sulla sostanza stupefacente rinvenuta, quindi non fu possibile stabilire alcuni dati, come l’ammontare del principio attivo e le dosi ricavabili, su cui fondare la contestazione dell’ingente quantità: questa la tesi sostenuta dalla difesa nel processo d’appello scaturito dall’inchiesta sui traffici di droga tra Italia, Albania, Turchia e Olanda, avvenuti nel 2014, che si è chiuso per gran parte degli imputati con un’assoluzione per intervenuta prescrizione, essendo venuta meno la discussa aggravante.
Due giorni fa, la Corte ha riformato così la sentenza emessa il 5 febbraio del 2020 nel processo di primo grado svolto col rito abbreviato dinanzi al giudice Carlo Cazzella nei riguardi di 14 imputati, ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di traffico e spaccio di droga. Solo per due di questi, Marco Franchini, 47 anni, di Lecce, ed Emir Daci, 50, di Tirana ma residente a Origgio (Varese), è stata confermata la condanna a quattro anni di reclusione ciascuno.
E’ stato invece disposto il non doversi procedere per prescrizione nei riguardi di: Leonardo Ali, 44 anni, di Valona e Gentian Dule, 36, di Valona, ma residente a Roma (ai quali erano stati inflitti tre anni); Engjellusche Arapi, 60, di Valona (che aveva rimediato due anni e 8 mesi); Ermal Gega, albanese di 47 anni, e Piro Hyskaj, 63, originario di Valona ma residente a Lecce (condannati in primo grado a 4 anni); Revalid Lika, 39 anni, di Valona ma residente a Lecce e Genti Mezini, alias Gentian Mezinaj, 44 anni, di Valona ma residente ad Anzio (Roma) (per i quali le pene furono rispettivamente di 5 anni e 3 anni); Jorg Naci, detto “Mili”, 45 anni, albanese, e Salvatore Giovanni Pacifico, 55, di Lequile, residente a Lecce (per i quali il verdetto fu di due anni e 8 mesi).
Annullati i quattro anni di reclusione anche per Fabio Marzano, 53 anni, di Lecce ma residente a Monteroni, essendo già stato giudicato per le stesse vicende.
Sono stati infine assolti perché il fatto non sussiste: Gentian Katreli detto “Genti”, 47, di Durazzo, residente a Lecce, e Gezim Kritha, alias “Gino”, 53 anni, di Valona ma residente a Lecce (che avevano rimediato l’uno, due anni e 8 mesi, e l’altro 5 anni e 4 mesi).
Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro novanta giorni.
A difendere gli imputati ci hanno pensato gli avvocati: Alessandro Costantini Dal Sant, Alexia Pinto, Francesco Calabro, Giancarlo Dei Lazzaretti, Sergio Luceri, Alessandro Stomeo, Cosimo Rampino, Benedetto Scippa, Laura Serafino, Giovanni Gabellone, Paolo Pepe, Pantaleo Cannoletta.