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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Trasporti, tagli treni per il Sud. Politica dove sei?

Cgil: "Istituzioni e forze politiche si uniscano per intervenire in maniera condivisa. Convochiamo incontro con le parti sociali per delineare e stabilire una posizione decisa e ferma del Salento"

LECCE - "Vorrei segnalarvi che con l'uscita del nuovo orario di Trenitalia,
lo scorso 25 novembre sono state inserite le nuove offerte per gli
Eurostarcity, i treni che collegano il Nord con la Puglia.
Ebbene, il treno eurostarcity Torino-Lecce non esiste più, bisogna
cambiare a Bologna o Milano per arrivare ora a Torino".

Ed ancora: "Vi invio questa mail per chiedervi se avete notizie in merito a qualche comunicazione che abbia potuto fare Trenitalia per i treni per Lecce da Bologna e viceversa. Tra noi salentini a Bologna correva la voce di cambiamenti assurdi adottati da Trenitalia che si notavano nel prenotare un biglietto on line, nel particolare prenotando dei treni dal 13 dicembre in poi per entrambe le tratte, vi è la possibilità di prenotare solo due treni e si è costretti a fare il giro da Roma con un aumento del prezzo in maniera incredibile e con aumento di tempo di percorrenza. Il pensiero ricorrente di noi lavoratori o studenti che viviamo lontano da Lecce, è quello di ritornare nella nostra amata terra, ma queste condizioni di viaggio ci deludono. Non solo non vi è una politica che si preoccupi di sviluppare il nostro territorio per darci qualche possibilità di ritorno, ma ora ci tagliano anche i mezzi e a che prezzi!"

Due e-mail giunte in redazione da salentini che vivono per studio o lavoro al Nord, due denunce sulla difficoltà di viaggiare dopo i nuovi orari e il numero dei treni che la società di trasporto su rotaie ha predisposto per e dalla Puglia. Fa eco alle denunce dei viaggiatori anche la Cgil: "L'eliminazione, con l'entrata in vigore del nuovo orario dei treni da parte delle ferrovie dello Stato, dell'Eurostar city Lecce-Torino - si legge in un comunicato - comporta disagi non indifferenti a centinaia di pendolari salentini che lavorano e studiano nel capoluogo piemontese".

Scrive Salvatore Arnesano, segretario provinciale del sindacato: "Si tratta di un'operazione che emargina il Salento e che non può e non deve lasciare indifferenti la classe politica e le istituzioni. Decisioni come queste da parte di Trenitalia penalizzano lo sviluppo e il turismo del nostro territorio e incidono negativamente sulle attività e sui posti di lavoro".

E aggiunge: "Vengono in questo modo vanificati gli sforzi messi in atto con investimenti importanti per promuovere e far crescere l'economia del Salento, perché si penalizza il territorio tagliandolo fuori dai collegamenti con le grandi città. Chiediamo che le istituzioni e le forze politiche si uniscano per intervenire in maniera condivisa - conclude - e chiediamo di convocare quanto prima un incontro con le parti sociali per delineare e stabilire una posizione decisa e ferma del Salento e per rivendicare un sistema di collegamenti efficienti e adeguati come condizione imprescindibile per la crescita dell'economia salentina e pugliese".

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