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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Vernole

Truffa con il bancoposta on-line, giovane condannato

Gianluca Fina, carpentiere di Vernole, è stato condannato a quattro mesi per il reato di "phishing". Avrebbe spillato via internet 400 euro simulando l'invio di notizie da parte del sito delle Poste

Su internet, ormai da tempo, circolano numerose e-mail false con mittente Poste Italiane, Banca di Roma e, perfino, Comando di Polizia Municipale. Sono in realtà vere e proprie truffe finalizzate ad estorcere con astuzia importanti informazioni personali all'utente della posta elettronica. E' nato così il "phishing", frode informatica che, mediante l'invio di email contraffatte, mira ad ottenere i dati personali degli utenti, ad esempio i dati di accesso alle banche online.

ll phishing è un vero e proprio reato penale "inquadrato" dai Tribunali italiani nella fattispecie giuridica della frode informatica (art 640 ter c.p.) e punibile a querela della persona offesa con la reclusione da sei mesi a tre anni e con una multa fino a 1032 euro. Nel Salento, le truffe on-line sarebbero in forte crescita e in giornata è stata emessa una delle prime sentenze per tali tipologie di reato. Gianluca Fina, operaio carpentiere, 34enne di Vernole, è stato condannato a quattro mesi di reclusione dal got Domenico Greco - pena sospesa - e al pagamento di una multa di 900 euro.

Fina, secondo le indagini degli agenti di polizia postale, si sarebbe introdotto illegittimamente nel sistema informatico inviando un'e-mail all'indirizzo di Filippo Spina, 22enne domiciliato a Pescara, simulando l'invio di notizie da parte del sito web ufficiale di Poste Italiane.

Fina avrebbe indotto il giovane abruzzese a fornire i propri dati personali relativi alle credenziali di accesso (username, password, codice PIN a 5 cifre), oltre al numero della propria carta postepay, data di scadenza e dati anagrafici; grazie a tali dati, carpiti in maniera del tutto illegale, il carpentiere di Vernole avrebbe poi avuto accesso al conto bancoposta on line di Spina e avrebbe effettuato dal sito una ricarica fraudolenta per un importo di 415 euro. La truffa on-line venne denunciata dalla vittima del raggiro agli agenti di polizia postale che avviarono le indagini. Il legale di Fina, l'avvocato Antonio Doria, ha già annunciato di voler fare ricorso in Appello

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