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Cronaca Ugento / Via Marina

Inseguiti nella notte, schianto con l’auto di papà appena comprata

Finisce male la bravata di cinque ragazzi del basso Salento, fra cui tre minorenni. Erano in giro oltre l'orario del coprifuoco. Non rispettato l'alt di una volante: Alfa 147 tallonata, dopo l'impatto ha preso fuoco. Nessun ferito grave

UGENTO – Ore 23. Il silenzio del coprifuoco a Ugento rotto all’improvviso dal graffio stridente di sgommate sull’asfalto, quelle di un’auto scatenata con sirene impazzite a correrle dietro. Poi, una calma apparente carica di nefasti presagi ed ecco, infatti, pochi minuti dopo altre sirene, tutte in direzione del mare.

Per fortuna, in realtà, nessuno n’è uscito con le ossa rotte da questa storia, ma poco c’è mancato. La bravata notturna di cinque ragazzi s’è conclusa con un fragoroso schianto su un guard-rail, piegato manco fosse di cartone a causa della velocità, e il motore in fiamme. Loro, i protagonisti, fuori dall’abitacolo, con graffi, escoriazioni e molte spiegazioni da dare. Non solo ai poliziotti che hanno tentato di seminare, ma anche a casa. Uno in particolare, il conducente, S.K., 19 anni da poco compiuti, residente a Taviano. Quell’auto, un’Alfa 147, il padre del suo amico che era seduto affianco, al lato del passeggero, l’aveva comprata solo poche ore prima. Ed è già da rottamare.

In cinque in auto. Tre minorenni

A Ugento, ieri notte, sembrava scoppiato il finimondo. In tanti si sono accorti dell’inseguimento (in un tratto pure contromano) e il primo pensiero è andato subito a qualche crimine: una spaccata, una rapina, o magari corrieri della droga intercettati con un carico rovente. Nulla di tutto questo. “Solo” la voglia di evasione di cinque amici – il 19enne alla guida, un 22enne (figlio del proprietario effettivo del veicolo) e tre ragazze non ancora maggiorenni -, tutti di comuni limitrofi a Ugento. Un anelito di trasgressione che in questo periodo di pandemia si amplifica spesso a dismisura. Più le regole diventano ferree, più la forbice delle restrizioni si chiude, e più alcuni giovani (e a volte non solo giovani) la vedono come una sfida. Una lettura distorta della realtà che ha rischiato, questa volta, di assumere la piega di una tragedia.

Quando, pochi minuti prima delle 23, una volante del Commissariato di polizia di Taurisano ha incrociato quell’Alfa 147, i poliziotti hanno subito imposto l’alt. Il controllo era necessario per verificare i motivi per cui le persone a bordo fossero fuori casa dopo le 22. Ma, dato che sarebbero partite multe per tutti, che il conducente non aveva la patente e l’auto appena comprata dal padre non era nemmeno ancora stata assicurata, ha prevalso l’istinto di fuga.

L'inseguimento. Poi, lo schianto

Un grosso, impagabile, errore, inutile anche spiegare perché. Sta di fatto che la volante ha iniziato a tallonare l’Alfa a forte velocità chiedendo rinforzi (in fin dei conti, a bordo, avrebbe pure potuto trovarsi una banda armata fino ai denti) e che l’autista, tutt’altro che esperto, imboccata la strada provinciale per Torre San Giovanni, alla fine ha perso il controllo, finendo per sfondare il guard-rail. Con tanto di fiamme divampate dal motore e una delle ragazze ancora nell'abitacolo e salvata dagli agenti, arrivati subito dopo e lesti a usare l'estintore in dotazione. Le volanti sono state poi seguite, a breve, anche da ambulanze del 118 e vigili del fuoco. 

I ragazzi sono stati condotti in ospedale per essere visitati e medicati, ma non hanno riportato ferite gravi. Per il conducente, che già guidava senza patente, previste pure analisi per verificare l’eventuale assunzione di sostanze. E il test è risultato positivo sia ai cannabinoidi, sia all'alcool (tasso di 1 grammo per litro), per cui è scattata la denuncia penale, da associare all'altra contestazione, quella di resistenza a pubblico ufficiale.

Tutti saranno multati, ma i verbali per aver violato il coprifuoco rappresentano forse l’ultimo dei problemi. I danni sono notevoli, per decine di migliaia di euro. E sono in via di compilazione da parte degli uomini diretti dal vicequestore Salvatore Federico altre multe per aver infranto varie norme del codice della strada. 

Nota per i lettori: articolo in parte rettificato; alla guida dell'Alfa non c'era il figlio del proprietario, che risulta, invece, il 22enne seduto al lato del passeggero.

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