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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Castro

Un nuovo sbarco all'alba, trovati in 29 dentro Castro

I clandestini, asicatici, si aggiravano nella marina. Li hanno trovati i finanzieri di pattuglia. Le motovedette, al largo di Leuca, hanno poi bloccato un gommone condotto da uno scafista greco

CASTRO - Un nuovo sbarco sulle coste salentine. Questa volta, però, si tratta di un ritorno al passato. Non nordafricani salpati dal Maghreb, ma forse cittadini del Pakistan e del Bangladesh (e non afgani, come s'era pensato in un primo momento), tutti maschi e maggiorenni, partiti, molto probabilmente, dalle più vicine coste greche, dopo aver fatto un lungo viaggio per raggiungere l'Europa orientale.

Sono ventinove, in tutto, i clandestini trovati all'alba di oggi dai militari della guardia di finanza della compagnia di Otranto, nel corso di un pattugliamento mirato. Si aggiravano nelle vie delle marine sulla litoranea, di Castro. Probabilmente lo sbarco è avvenuto in una delle tante calette della zona, fra Castro stessa e Andrano. Gli extracomunitari erano in cerca di una stazione ferroviaria per poi arrivare a Lecce.

I nuovi arrivati si aggiungono ai 136 magrebini bloccati ieri su di un peschereccio. Ed il rischio che si sta correndo è che veramente il centro "Don Tonino Bello" di Otranto non possa più ospitare profughi, considerando gli spazi ristretti prestati alle operazioni di identificazione e all'impossibilità di garantire soste e pernottamenti. Tanto che in Prefettura s'è deciso di trasportarli presso una stazione marittima della capitaneria di porto di Otranto, per le operazioni d'identificazione e per le visite sanitarie. In prima istanza sono stati gli stessi militari a prestare ai profughi i primi soccorsi, dandogli acqua e cibo. Ora se ne occuperà la Croce rossa.

Che i ventinove cittadini asiatici, in fuga dai loro Paesi, siano partiti dalla Grecia, non lo suggerisce solo l'esperienza, ma anche il fatto che quasi contestualmente al loro ritrovamento, al largo del Capo di Leuca, i finanzieri della sezione operativa navale di Gallipoli abbiano bloccato un gommone oceanico vuoto, condotto da un cittadino greco. L'imbarcazione, inseguita e poi fermata, è lunga circa 12 metri ed è dotata di due motori da 500 cavalli. Il greco, ritenuto lo scafista che aveva poco prima agevolato lo sbarco di clandestini, è stato arrestato e condotto nel porto di Gallipoli.

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