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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Gallipoli

Un poligono in terrazzo, rischia d'impallinare i vicini

Denunciato 53enne perito informatico gallipolino. Sequestrate armi da Soft Air e munizioni. Muri e vetri di casa della dirimpettatia scalfiti da palle d'acciaio, con il rischio di colpire pure i gatti

GALLIPOLI - Giochi di guerra sul terrazzo. Trasformato in poligono di tiro. Con il rischio di impallinare la fauna cittadina. O, per meglio dire, i gatti della dirimpettaia. E non solo. Se un pallino fosse finito in un occhio di qualcuno, ora si starebbe parlando di una tragedia. C.F., un perito informatico 57enne gallipolino, con la passione delle armi (beninteso, detenute regolarmente) è stato denunciato a piede libero per danneggiamento aggravato e per detenzione di munizionamento in quantità superiore rispetto a quella consentita. Sono circa mille e 550 le cartucce di vario calibro trovate dalla polizia, durante un sopralluogo. Sequestrate insieme ad un mezzo arsenale di tutto rispetto. Armi da gioco, certo. Ma anche vere.

Tutto è nato tre giorni addietro, quando una donna che abita nei pressi di corso Italia, a Gallipoli, in un appartamento al terzo piano, s'è presentata (giustamente) agitata negli uffici del commissariato. Qualcuno, a suo dire, aveva esploso dei colpi d'arma da fuoco contro la porta a vetri del suo terrazzo. E per dimostrare che non fosse uno scherzo, ha esibito un pallino d'acciaio. E allora, percorso inverso. Tutti a casa della signora, per un sopralluogo. E sono spuntate altre biglie. Del tipo, solitamente, usate nei cosiddetti giochi di guerra "Soft air", o con fionde professionali. Gli agenti hanno anche riscontrato fori e scalfitture sui vetri della porta del terrazzo. La scientifica ha svolto il sopralluogo sotto lo sguardo curioso di numerosi gatti. Quelli che popolano il balcone della donna. Anzi, proprio la loro presenza, ha indotto a ritenere che qualcuno potesse essersi "esercitato al tiro", cercando di colpire le povere bestie. Per fortuna, nessuna è stata colpita.

Fatte le dovute osservazioni balistiche, la polizia ha individuato alcuni appartamenti dai quali, in linea d'aria, sebbene distanti circa 50 metri, presumibilmente, potevano essere stati sparati dei colpi o lanciati quei pallini. Gli accertamenti sui proprietari di tali immobili, hanno presto permesso d'individuare quello in cui abita il perito informatico. L'uomo è risultato detentore di diverse armi, regolarmente denunciate. Nel corso della perquisizione, la polizia ha trovato numerosi pallini uguali a quelli recuperati sul terrazzino di fronte ed una fionda professionale a lunga gittata. Con questa, per ammissione dello stesso 53enne, sarebbero state lanciate le biglie d'acciaio.

L'aspetto curioso della vicenda è che l'uomo aveva trasformato il proprio terrazzo, ben schermato con lunghe tende per proteggerlo da sguardi indiscreti, in un piccolo poligono domestico, con tanto di bersagli e postazioni di tiro. Alcune delle armi, tra le quali la fionda, sono state sottoposte a sequestro penale. Le altre, tra cui due revolver calibro 22, ed una Ruger calibro 9, sono state ritirate a scopo precauzionale.

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