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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca Veglie

Un sms: "Gli sbirri", ma la droga scovata lo stesso

Agli arresti un 24enne di Veglie, nei guai anche una 16enne. I carabinieri lo tenevano d'occhio. In casa, addosso alla ragazza, trovate dieci dosi di eroina in due ovetti Kinder. E munizioni sparse

"Gli sbirri". Un sms rapido e laconico, il quale non poteva che indicare una cosa, un avviso nei confronti di qualcuno che i nodi stavano per tornare al pettine. Vecchia conoscenza dei carabinieri della stazione locale, Gianluca Leone, 25enne di Veglie, operaio, nella tarda serata di ieri gli "sbirri" se li è trovati davanti. In questo caso i militari, che da diversi giorni lo tenevano sotto tiro, sospettando che avesse ripreso confidenza con le droghe e attendendo il momento propizio per intervenire. Quando l'hanno fermato per un controllo, ritenendo che quel momento fosse ormai arrivato, ai carabinieri non è sfuggito l'invio di un sms. Un avviso, un tentativo, probabilmente, di mettere in guardia qualche complice, in modo che potesse far scomparire di torno tutto ciò che avrebbe potuto incriminarlo.

Per questo, i carabinieri si sono fiondati in casa del giovane, sorprendendovi all'interno una minorenne, V.T., di 16 anni, anche lei di Veglie. Per la sua perquisizione personale i militari hanno dovuto richiedere l'intervento di un'agente donna della polizia municipale locale, al seguito della quale è stata trovata in possesso di due confezioni utilizzate per contenere le sorprese degli ovetti Kinder. Dentro, dieci dosi di eroina per un peso complessivo di 3,5 grammi. L'ipotesi è che proprio a seguito di quel messaggio, la ragazza avesse preso in consegna gli ovuli.

Nel frattempo i carabinieri hanno provveduto a perquisire da capo a piedi l'abitazione di Leone, scovando alla fine di tutto tre bilancini e, forse un po' inattese, anche tredici cartucce, una calibro 7,65 e le altre calibro 12. Droga e munizioni sono state sottoposte a sequestro (insieme ad alcuni cellulari, che potrebbero tornare utili per ricostruire eventuali agganci con fornitori e clienti) ed i due giovani tradotti rispettivamente presso la casa circondariale di Borgo San Nicola e presso il centro di prima accoglienza "Fornelli" di Bari. Rispondono di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e di detenzione illegale di munizionamento in concorso, entrambi i reati in concorso.

E che Leone fosse già noto lo attestano alcuni trascorsi. Il 2 settembre del 2007, già detenuto ai domiciliari, i carabinieri, durante un controllo, lo sorpresero con un'altra persona, non autorizzata a frequentare la sua abitazione. Addosso i militari gli rinvennero anche una dose di hashish. Avvisata l'autorità giudiziaria, il Tribunale di Lecce dispose la sostituzione della misura degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere.

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