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Cronaca Surbo

Tassi usurari fino al 120 per cento ed erano botte per chi non pagava

Gianni Antonio Minonne, originario di Alessano, ma da anni residente a Giorgilorio, è stato condotto in carcere per scontare la pena. Arrivò anche a malmenare una delle sue vittime che non riusciva a far fronte ad un pagamento

 

GIORGILORIO (Surbo) – Tre anni, sei mesi e quattro giorni di reclusione, più una multa di 10mila euro. E’ la pena che deve espiare Gianni Antonio Minonne, 53enne di Giorgilorio, arrestato ieri dai carabinieri della stazione di Surbo, dando così esecuzione ad un ordine carcerazione della Procura della Repubblica del Tribunale di Lecce. L’uomo risponde di usura, estorsione continuata e lesioni aggravate, fatti commessi fra il 2006 e il 2007. Minonne è stato condotto nella casa circondariale di Lecce.

Diventa, dunque, esecutiva la pena ai danni dell’uomo, originario di Alessano, ma da anni residente alle porte di Lecce, arrestato una prima volta nel 2008, dopo una lunga indagine, dagli agenti di polizia della squadra mobile del capoluogo, perché avrebbe praticato tassi di’interesse che oscillavano tra il 100 e il 130 per cento. L’uomo non avrebbe nemmeno esitato a malmenare una delle sue vittime, un commerciante leccese che non riusciva a far fronte a una richiesta di 6mila euro.

Fu proprio da quel pestaggio che partì la denuncia che squarciò il velo di silenzio. La polizia scoprì che l’uomo gestiva l’attività illecita usando come “quartier generale” una lavanderia a Giorgilorio. Tramite intermediari, legati al gioco d’azzardo o parenti stessi delle vittime, con un fitto passaparola, commercianti, imprenditori e persino un insegnante e un pensionato, in gravi difficoltà economiche, si sarebbero presentati al suo cospetto, per chiedere prestiti. Soldi in contanti, in cambio di assegni post-datati, sui quali Minonne avrebbe imposto un tasso d'interesse nettamente superiore. Le vittime arrivavano da ovunque: Lecce e provincia, Merine, San Cesario e Ruffano

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