Vendeva acqua da un pozzo abusivo in mezzo a discarica

GAGLIANO DEL CAPO - Lui è un uomo di mezza età, della zona del Capo di Leuca, e per guadagnare un po' di soldi s'era messo in affari con l'acqua. Diverse zone del basso Salento hanno necessità di acqua, intorno gira quindi un business di tutto rispetto che può, però, sconfinare nell'illecito. Con rischi non indifferenti per la salute. Al di là della questione legata alle autorizzazioni per la vendita. La persona denunciata a piede libero all'autorità giudiziaria, da parte della guardia di finanza della tenenza di Tricase, andava in giro con un'autobotte a vendere il prezioso liquido, fonte della vita, a privati e non solo, per usi commerciali.

Le "fiamme gialle" hanno però evidentemente deciso di procedere ad un controllo approfondito, per capire quale fosse la fonte, e la scoperta è stata decisamente raccapricciante. La cisterna sulla quale viaggiava è stata bloccata in strada prima che arrivasse a destinazione, in un istituto religioso di Gagliano del Capo. Perché sembra che il rifornimento venisse fatto dall'interno di un pozzo abusivo, che sorge proprio nelle campagne di Gagliano. Ovviamente, nessuna autorizzazione. Ma c'è di più. Dato che abusivo, quel buco nel terreno non era certo controllato. E quale acqua veniva distribuita?

Considerando che il pozzo sorge in un terreno di circa 5mila metri quadri, sul quale era stata illecitamente stoccata un'ingente quantità di materiale edile di risulta e ferroso (in parole povere: una discarica abusiva), sorge il legittimo sospetto che la falda possa essere inquinata. Basti pensare a quanto il terreno assorbe in caso di pioggia, se sopra vi sono accatastati quintali di rifiuti. Terreno, cisterna e pozzo sono finiti sotto sequestro. L'uomo risponde dell'assenza di autorizzazioni per la vendita. E ora si attende che l'Arpa faccia qualche verifica sulla qualità dell'acqua.