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Cronaca Gallipoli

Vendono il pesce, ma senza permesso: salate le multe

Sequestrati Gallipoli, nel mercato settimanale, 50 chili di prodotti ittici messi in vendita da due ambulanti, senza alcuna autorizzazione sanitaria. Elevate sanzioni per 2mila euro. Il pescato donato

Il lato positivo è che quei 50 chilogrammi di pesce gallipolino, fresco e davvero gustoso per chi apprezza il mare ed i suoi frutti, non andrà gettato. A giovarsene saranno le suore di clausura del monastero che sorge nel centro storico della "Città Bella" e le sorelle dell'istituto Suore degli Angeli, sempre nel comune gallipolino. A loro i carabinieri della stazione locale, in un'operazione interforze che ha coinvolto anche capitaneria di porto e vigili urbani, hanno elargito il prezioso dono, dopo aver sequestrato i prodotti ittici a due ambulanti. Si tratta di persone sorprese questa mattina dai militari e municipale durante uno dei consueti controlli nel mercato settimanale. Verifiche messe in atto per contrastare le eventuali truffe alimentari e a tutela della salute pubblica.

Seppie, culei, gamberi, spigole e calamari erano dunque stati messi in vendita dai due signori, entrambi del posto, senza che però fossero in possesso dell'autorizzazione sanitaria necessaria, e non rispettando quindi le norme che dettano e regolamentano la materia. Tutto il prodotto sequestrato, in ottime condizioni, è stato donato alle suore. I due rivenditori ambulanti, invece, sono stati sanzionati in maniera piuttosto pesante: entrambi dovranno pagare mille e 32 euro per aver violato la normativa vigente.

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