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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca

Camionista salentino scomparso a Vigevano, due fermati per omicidio

Le ultime notizie di Filippo Incarbone, 48enne di Castromediano, residente in provincia di Pavia, risalgono al 3 gennaio. Ora si sospetta che possa essere stato ucciso per questioni di soldi

VIGEVANO – Omicidio e distruzione di cadavere. Sono i reati per i quali i carabinieri di Vigevano hanno fermato nel corso della notte un 43enne e di un 31enne, entrambi del posto, in relazione alla scomparsa di Filippo Incarbone, 48enne. Incarbone, originario di Castromediano, la frazione di Cavallino limitrofa a Lecce, era scomparso da oltre un mese. Si tratta di Michael Mangano, il suo vicino di casa e del complice che lo avrebbe aiutato a disfarsi del corpo della vittima: Gianluca Iacullo.

Viveva da anni, ormai, nella cittadina dell’area pavese e svolgeva l’attività di camionista, ma alla sua terra era profondamente legato, avendo parenti e amici e coltivando anche una forte passione calcistica per la squadra giallorossa, di cui era acceso tifoso.  

La notizia è riportata su varie testate della zona di Vigevano, oltre che su agenzie quali l’Ansa. I due fermi, come detto, sono avvenuti la notte scorsa. Il 31enne e il 48enne hanno entrambi precedenti penali e il movente potrebbe essere legato a una vicenda di soldi. Incarbone, che viveva da solo con il suo cagnolino, fisicamente era stato visto l’ultima volta da chi dal fratello, il 27 dicembre scorso. Quest’ultimo abita nel vicino comune di Gambolò e Filippo Incarbone era andato a fargli visita.

Poi, il 3 gennaio, secondo quanto ricostruisce l’Ansa, un messaggio di auguri per il nuovo anno alla cognata e da quel momento in poi più nessuna notizia. Nei giorni seguenti sono stati i vicini di casa a nutrire alcuni sospetti. Hanno sentito il cane di Incarbone abbaiare con insistenza, per un giorno interno. Ma dell’uomo, nessuna notizia. Così, sono stati richiesti soccorsi: ma, una volta in casa, si è scoperto che il cane era rimasto solo. La scomparsa di Incarbone è stata segnalata anche a “Chi l’ha visto?”, il noto format di Rai3. Adesso, questa svolta: i due fermati saranno interrogati nelle prossime ore dal sostituto procuratore Paolo Mazza.

Secondo quanto riporta l'edizione milanese del Corriere della Sera, Incarbone sarebbe stato ucciso con una mazzetta da muratore e gettato nel Ticino. Il salentino doveva dei soldi a Mangano, a quanto sembra debiti per stupefacenti che non sarebbe riuscito a saldare. E così, in cambio, gli avrebbe fatto da autista, persino pulito casa e, una volta, sarebbe stato costretto addirittura ad autodenunciarsi per un incidente stradale, in realtà, avvenuto a Mangano.

L'ultimo incontro fra i due risalirebbe a un periodo fra il 4 e il 6 gennaio. Non avendo ancora i soldi, Incarbone sarebbe stato prima preso a pugni e poi a martellate. Iacullo avrebbe aiutato Mangano a sbarazzarsi del cavadere, nel fiume, ma a quanto pare un testimone ha assistito alla scena e da lì si è risaliti all'intera vicenda. 

    

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