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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Castrignano del Capo

Villa sul mare abusiva e per strada un canale di scolo

Denunciato dai carabinieri per abusivismo edilizio pensionato di Castrignano del Capo che aveva costruito sul terreno vincolato e sfruttato un canale per lo scolo delle acque per realizzare una strada

CASTRIGNANO DEL CAPO - Un modo di intendere tipicamente italico, ampiamente supportato dal "chi se n frega tanto la terra è mia, e poi con il condono risolvo tutto". E ancora, "chissenefrega" che se il pezzo di terra, poi sequestrato dai carabinieri al proprietario, un pensionato di Gagliano del Capo, è incastonato nella suggestiva cornice naturale della località "Scialandre", area sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico e, tra le altre cose, dichiarata d'interesse panoramico.

E allora, oltre a immaginare una villetta con vista sul mare senza autorizzazioni, costruisco un bel muretto a secco e poi l'opera d'arte, riempio il vecchio canalone per lo scolo delle acque piovane verso il mare, con materiale di risulta e così realizzo anche una bella strada. Il pensionato ci ha provato anche se ora è nei guai perché dovrà rispondere proprio di abusivismo edilizio.

Tutto questo perché nel corso di specifici servizi finalizzati proprio alla prevenzione e alla repressione del fenomeni dell'abusivismo edilizio, i militari dalla stazione di Castrignano del Capo hanno denunciato in stato di libertà il pensionato che nella sua proprietà a vincolo paesaggistico aveva fatto realizzare una strada sfruttando un canalone preesistente e dei muri a secco.

Scopo dell'edificazione di muri con tecniche antiche - secondo quanto appurato dai militari - sarebbe stato quello di dichiarare, falsamente, la preesistenza di tali strutture per poi presentare, all'ufficio tecnico delle amministrazioni comunali, una dichiarazione di inizio attività, la cosiddetta "Dia", utile per poter eseguire lavori di rinforzo statico o restauro e recupero delle vecchi costruzioni ma che ben presto si trasformano in lussuose ville con vista mare.

Ancor più grave e preoccupante, però, si è verificata la realizzazione della strada che conduce alla costruzione abusiva. Per facilitare l'accesso a quella che, nelle intenzioni del proprietario doveva essere la sua futura abitazione estiva, l'uomo ha fatto scaricare materiali di risulta all'interno di un canalone realizzando, così, la strada pianeggiante e facilmente percorribile con autovetture di cui sopra. Nella realizzazione dell'opera non è stato tenuto conto, però, del fatto che non solo si stavano eseguendo lavori privi di qualsiasi tipo di autorizzazione, ma che il canalone che si stava spianando è un alveo naturale dove scorrono le acque piovane.

È facile immaginare ciò che sarebbe potuto accadere durante l'inverno quando, in seguito ad una precipitazione abbondante, le acque piovane non avrebbero avuto modo di defluire seguendo il loro percorso naturale, ostruito dai materiali di risulta utilizzati per realizzare la strada, e quindi sarebbero convogliate attraverso il primo varco percorribile riversandosi chissà dove e con chissà quali risultati.

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