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Sabato, 27 Aprile 2024
Nella zona vincolata tra Vanze e Acaya / Vernole

Villette con affaccio su “Le Cesine”, in cinque a giudizio per i presunti abusi

Si sfoltisce l’elenco dei coinvolti nell’inchiesta della procura che aveva portato al sequestro di quattro ville di campagna in agro di Vernole. Il gup, Cinzia Vergine, ha disposto il non luogo a procedere per la lottizzazione. A processo solo proprietari dei terreni e direttore dei lavori

VERNOLE - Si sfoltisce l’elenco dei cooinvolti, ben undici inizialmente erano stati gli indagati, relativi all’inchiesta avviata dalla procura di Lecce e che nel novembre del 2021 aveva portato al sequestro di quattro ville di campagna in costruzione, per una superficie coperta totale di 670 metri quadri, su un terreno con affaccio diretto sulla riserva naturale de “Le Cesine”, in agro di Vernole, in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico.

Per tutti gli undici imputati sono cadute le ipotesi di reato di lottizzazione abusiva. Ma cinque di loro Luisella Pariti, 52enne di Vanze, Antimo Cannoletta, 58enne di Vanze; Raffaella Trenta, 64enne di Vanze, Pietro Trenta, 75enne di Acaya, ovvero i proprietari dei terreni interessati dalla realizzazione degli immobili, e per il direttore dei lavori, Claudio Vedruccio, 73enne di Melendugno (per i quali la posizione è stata ulteriormente stralciata), dovranno ancora difendersi nel processo dall’accusa di abusi edilizi. L’individuazione del giudice e la fissazione della data di avvio della fase dibattimentale saranno disposte nell’udienza fissata per il 27 giugno prossimo.        

Il gup Cinzia Vergine, nella prima udienza preliminare (o meglio l’udienza predibattimentale introdotta con la riforma Cartabia), fissata nella giornata di ieri, ha infatti stabilito il non luogo a procedere  per gli undici indagati, destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini del novembre dello scorso anno, per le imputazioni legate alla lottizzazione abusiva perché “gli elementi acquisiti non consentono una ragionevole previsione di condanna”.

Il dispositivo della sentenza, per questo aspetto, ha interessato anche agronomi e responsabili e tecnici comunali di Vernole. Oltre a già citati proprietari dei terreni e al direttore dei lavori, il non luogo a procedere ha infatti interessato anche Daniele Polimeno, 66 anni di Spongano, Serena Lezzi, 49, di Melendugno, Antonio Castrignanò, 67, di Melendugno, Salvatore Petrachi, 66 anni di Melendugno, responsabile dell’Ufficio Paesaggio Unione dei Comuni Terre di Acaya e di Roca, Giuseppe Corvino, 78 anni di Vernole, tecnico progettista e Donato Corvino, 65, di Vernole, tecnico agronomo.       

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati: Silvio Verri, Francesco Baldassarre, Pantaleo Cannoletta, Raffaele Di Staso, Anna Centonze, Alberto Maria Durante, Angelo Galante e Paolo Golia.

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