rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Per i magistrati “uno scenario delirante”

Un anno di violenze a compagna e figlioletti. Allontanato da casa, scena muta davanti al giudice

Ancora una turpe storia di maltrattamenti, minacce e aggressioni: un 31enne ucraino è comparso dinnanzi al gip, ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sotto l’effetto di alcool e droghe avrebbe seminato il terrore, lanciato un televisore contro una delle bambine e ferito un’altra con una testata

LECCE - Già nelle pieghe dell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari, disposte ad inizio del mese scorso, il gip del tribunale di Lecce, Maria Francesca Mariano, aveva delineato l’altro profilo di “pericolosità” dell’uomo e descritto “uno scenario delirante” nel rendicontare la vicenda, condita da violenze, minacce e maltrattamenti nei confronti della giovane compagna e dei figli minorenni.

Nelle scorse ore un 31enne di origini ucraine, residente stabilmente nella marina leccese di Torre Chianca, accusato di maltrattamenti contro familiari e conviventi, difeso dall’avvocato Roberta Capodieci, è ricomparso dinnanzi al giudice delle indagini preliminari, ma in relazione ai reati contestati, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispendere alle domande dei magistrati.        

Nei suoi confronti rimane al momento confermata la misura cautelare disposta dal gip il 5 maggio scorso e che impone l’allontanamento formale dalla casa familiare (anche se l’uomo vive ormai in un altro appartamento) con contestuale divieto di avvicinamento alle persone offese, ai luoghi frequentati dalle stesse e dai loro prossimi congiunti, con divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con gli stessi.

Una misura che si è resa necessaria a seguito delle numerose denunce e dagli interventi delle forze dell’ordine in merito ad una serie di episodi di violenza che il 31enne, anche a seguito dell’uso smodato, e sotto l’effetto di sostanze alcoliche e stupefacenti, ha messo pericolosamente in atto a partire dal maggio dello scorso anno e sino a qualche settimana addietro.

Episodi di maltrattamenti fisici e psicologici, aggressioni e minacce che si sono ulteriormente acuiti tra febbraio e l’aprile scorsi e che hanno visto la donna, i tre figlioletti di undici e tre anni, e il terzo di appena sei mesi, in balìa di ripetute violenze, scatenate anche da futili e pretestuosi motivi, che hanno messo a repentaglio anche l’incolumità fisica delle vittime, oltre a mantenerle, cosi, in un costante stato di sottomissione psicologica.

E nel mirino della cieca violenza sono finite anche altre persone: la sorella della vittima, la baby sitter e un amico della coppia che è stato anche brutalmente pestato nell’occasione in cui è intervenuto per sedare una delle ultime violente liti innescate, in casa, dal giovane.     

L’uomo, secondo le accuse e i contenuti delle denunce, nel febbraio scorso, visibilmente ubriaco, dopo aver fatto rientro nell’abitazione familiare avrebbe tentato di soffocare nel sonno la compagna, sua connazionale, e l’insano gesto è stato fermato solo dall’intervento della baby sitter e di un amico che si trovavano in casa e che, entrati nella stanza, sono riusciti ad evitare il peggio. Una notte di paura e follia, in cui il 31enne, sempre fuori controllo, avrebbe picchiato selvaggiamente l’uomo presente nell’appartamento, per poi lanciare verso una delle figliolette un televisore, e minacciando tutti i presenti anche brandendo un coltello da cucina. Ottenute poi le chiavi dell’automobile, si era allontanato.

Il tutto era stato poi denunciato in questura dalla compagna, che già nei mesi precedenti aveva subito diversi altri atti di violenza, rabbia e prepotenza: le era stato sottratto anche un cellulare, e in un altro episodio, dopo aver tentato invano di percuotere la compagna, il giovane ucraino era salito anche sul terrazzo dell’abitazione, gettando verso il basso diverse suppellettili con l’intento di danneggiare l’auto della donna.

Infine anche nell’aprile scorso un nuovo scenario di inaudita violenza, secondo sempre quanto vergato nell’ordinanza relativa all’applicazione delle misure cautelari:  in presenza della baby sitter e del primo marito della compagna, e padre della primogenita, il 31enne si sarebbe presentato nella casa familiare e sempre in presa all’ira avrebbe colpito la ragazzina undicenne con una testata in pieno volto, causandole una frattura al naso.

Nello stesso frangente, avrebbe sottratto dalle braccia della compagna il figlio di pochi mesi, minacciandola ripetutamente di consegnarli delle somme di denaro, pari a 5 mila euro. In caso contrario non avrebbe più rivisto il figlioletto. Anche in questo caso l’intervento della sorella della vittima ha impedito che la situazione potesse avere un epilogo drammatico.    

        

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un anno di violenze a compagna e figlioletti. Allontanato da casa, scena muta davanti al giudice

LeccePrima è in caricamento