Violenze e molestie sul treno? Finisce a giudizio un 20enne

LECCE – Per ben due volte avrebbe cercato di  violentare una donna su un treno, lungo la tra tratta Casarano e Gallipoli. E’ questa la grave accusa formulata nei confronti di un 20enne di Galatina, Antonio Cataldi, accusato di violenza sessuale e furto con destrezza. Il processo al giovane imputato si aprirà il prossimo 4 febbraio dinanzi ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Lecce.

In entrambe le occasioni, il giovane avrebbe approfittato della donna in una carrozza isolata del treno delle Ferrovie del Sud Est che la presunta vittima, una 35enne di Casarano, prendeva quotidianamente per recarsi al lavoro. Il primo episodio risale all'11 luglio dell'anno scorso, il secondo al 5 settembre. Nell'ultima occasione il ragazzo le avrebbe sottratto il borsello per attirarla in un altro vagone dello stesso treno. La forte reazione e i tentativi di divincolarsi della presunta vittima a nulla sarebbero serviti vista la forza e la violenza usata dall'indagato. A salvarla l'arrivo del capotreno, che richiese subito l'intervento dei soccorsi.

A condurre le indagini, i carabinieri della compagnia di Casarano. Ai militari dell'Arma l’imputato ha però sempre affermato di non aver mai incontrato la donna. Gli inquirenti sono risaliti a lui proprio attraverso la testimonianza del capotreno, intervenuto, come detto,  nel secondo presunto caso di violenza dopo aver sentito le urla della 35enne. Nella circostanza il ferroviere ha provato a identificare il giovane, che avrebbe però approfittato dell'apertura delle porte del treno per fuggire via senza alcuna spiegazione. Alcuni giorni dopo il capotreno avrebbe riconosciuto il 20enne sui binari mentre aspettava il treno, riuscendo in questo caso a bloccarlo e a chiedergli un documento. Le generalità sono state poi trasmesse ai carabinieri, che hanno provveduto a inviare alla Procura un'informativa di reato.