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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia Casarano

Erogazione della cassa in deroga. L'Inps di Casarano risponde picche

Dopo continue sollecitazioni per le aziende Tessiltech, Romano, Labor, Progeni ecco la risposta negativa. Appello di Cgil a prefetto e Regione: "350 famiglie allo stremo. Necessario intervento immediato, grave emergenza sul lavoro"

LECCE - Su intervento di Cgil e del sindacato di categoria Filctem Cgil della provincia di Lecce, è giunta finalmente la risposta del direttore dell’Inps, Roberto Bianco, in merito alle spettanze del 2012 (mensilità di novembre e dicembre) per i lavoratori in cassa integrazione in deroga delle aziende Tessiltech e Labor di Casarano, Romano srl di Matino, Progeni di Copertino.

Di certo non è la risposta che si sperava di ricevere: arriva, infatti, il diniego di ulteriori erogazioni per i lavoratori. Alle continue sollecitazioni del sindacato e dei lavoratori, infatti, l’Inps di Casarano ha sempre addotto, come motivazione dei ritardi nell’erogazione delle due mensilità, l’assenza della decretazione da parte della Regione Puglia.

Ottenuta questa decretazione, il 28 febbraio 2013, ecco quanto risponde l’Inps: "Essendo per le stesse già state erogate le anticipazioni richieste ai sensi della normativa ratione temporis in vigore, ai sensi del messaggio Inps numero 3560 del 28 febbraio 2013 non può, al momento, essere erogata alcuna ulteriore spettanza. Il richiamato messaggio statuisce infatti che, “nel caso in cui siano state pagate mensilità, a titolo di anticipazione, ai sensi dell’articolo 7 ter, comma 3 del decreto legge 5 del 2009, convertito con modificazioni dalla legge 33 del 2009, si dovrà effettuare esclusivamente l’abbinamento con il relativo decreto pervenuto dal primo gennaio 2013 e non si potrà procedere al pagamento di ulteriori mensilità”.

Davanti a questo atteggiamento, "a nostro avviso quanto meno biasimevole – spiegano i referenti del sindacato - resta il fatto che, i lavoratori e le loro famiglie stanno vivendo una condizione di difficoltà estrema e non più tollerabile". Il riferimento è a centinaia di lavoratori e lavoratrici del territorio: 180 dipendenti della Romano, 120 della Labor, oltre 40 della Tessiltech e 11 della Progeni. Per loro l’attesa e la pazienza hanno ormai superato ogni limite.

Cgil chiede, pertanto, l’intervento immediato e urgente della Regione Puglia e del prefetto di Lecce, Giuliana Perrotta. In particolare lancia un appello alla nuova giunta Vendola, "affinché si ricominci a lavorare, subito, per affrontare le gravi emergenze che affliggono il mondo del lavoro". "Qualsiasi altra discussione riguardante equilibri politici interni – conclude il sindacato - non deve in nessun modo rallentare l’attenzione verso le questioni fondamentali che riguardano le condizioni di vita della parte più debole della popolazione".

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