Stagione turistica, conto alla rovescia con le solite incognite
Tra Pasqua e giugno si riapriranno le strutture balneari e turistiche otrantine: restano i problemi legati alle condizioni climatiche e ai danni dell'erosione costiera, che ha flagellato una parte consistente del litorale
OTRANTO - Il conto alla rovescia verso la nuova stagione turistica è partito. Ad Otranto, alcune delle strutture apriranno i battenti nel periodo pasquale, sebbene il grosso delle attività, soprattutto gli stabilimenti balneari, puntano a farlo dopo metà giugno. Eppure come ogni anno, nel passato recente, le incognite sul tavolo sono diverse.
A partire, ad esempio, dal tempo. Solo quarantottore fa sembrava preannunciarsi la primavera, con temperature medio-alte e la presenza costante del sole. Ma le previsioni meteo hanno subito evidenziato che l’inverno freddo non è del tutto superato e che, per la miglior stagione, si dovrà ancora attendere.
Il problema, però, di maggior rilievo, dovuto proprio alle condizioni climatiche imperversate durante gli ultimi tre mesi, resta quello dell’erosione costiera, con l’allarme lanciato da Assobalneari Salento e da diversi operatori del settore sulla sabbia “mangiata” dal mare. Le zone di Alimini e Frassanito sono state quelle più vessate dalle mareggiate e proprio dai lidi ricadenti nelle aree si dovrà ripartire per contrastare il fenomeno.
Com’è noto, è allo studio un progetto della società cooperativa San Martino di Marghera, che si basa sullo spostamento dal mare, tramite sistemi di pompaggio, della sabbia risucchiata dalle mareggiate. In quantità sufficienti a rafforzare le spiagge, sarebbe riportata a terra al costo di 5 euro al metro cubo, per un totale di circa 60mila metri cubi ed una spesa di 300mila euro. Il Comune di Otranto, in accordo con Assobalneari, ha sposato il progetto e sembra intenzionato a fornire tutto il proprio supporto all’iniziativa, che prevede la partecipazione con risorse proprie dei privati.
