Alloggi via Birago, commissione congiunta per uscire dallo stallo: “Servono risposte chiare”
Alessandro Costantini Dal Sant e Antonio De Matteis, presidenti delle commissioni Servizi sociali e Lavori pubblici, convocano uffici e parte politica per fare il punto e comprendere le azioni necessarie a rispettare i tempi di consegna
LECCE – Una commissione consiliare congiunta per far luce sull’iter degli alloggi popolari di via Birago a Lecce e chiarire le ragioni del blocco rispetto alle tempistiche della consegna degli stessi ai cittadini che ne avrebbero diritto. A Palazzo Carafa qualcosa si muove per provare a rendere conto dell’inspiegabile stop che si è abbattuto sulla palazzina nel rione san Pio: dal Comune fanno sapere che la vicenda relativa agli alloggi popolari di Via Birago sia costantemente monitorata dalle due commissioni consiliari, quella ai Servizi Sociali e quella ai Lavori Pubblici.
Già ordine del giorno di precedenti discussioni, proprio al fine di comprendere le motivazioni che sottendono al ritardo della consegna delle abitazioni, i presidenti delle due commissioni, Alessandro Costantini Dal Sant, e Antonio De Matteis, confermano “la ferrea volontà” di convocare entro la prossima settimana, una commissione congiunta sul tema (probabilmente già lunedì 2 ottobre), durante la quale saranno invitati gli uffici e la parte politica.
Obiettivo è “fugare ogni dubbio” e “ridare certezza e trasparenza a coloro che attendono lo scorrimento della graduatoria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica del Comune di Lecce”: “Invero – dichiarano Costantini Dal Sant e De Matteis - è impensabile che degli alloggi praticamente ultimati non siano assegnati per pochi interventi relativi l'erogazione di servizi energetici”.
“Siamo certi – concludono - che gli uffici daranno risposte e concreteranno le azioni necessarie a rispettare la consegna entro il 2023”.
La palazzina in questione doveva essere consegnata in prima istanza nel 2019, poi alcuni problemi burocratici avevano posticipato il tutto al 2021: a distanza di altri due anni, però, tutto è fermo e, nonostante le rassicurazioni, le persone che si trovano nella graduatoria pubblica e con necessità continuano a non avere una data certa.
I presidenti delle due commissioni dimostrano, dunque, di voler ricevere e fornire tutte le informazioni del caso, per chiarire lo stato dell’arte e agire per garantire il rispetto degli impegni assunti sulle tempistiche di consegna della struttura.
