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Si acuisce la divisione tra i giovani del Pd: dimissioni in dieci circoli

Dopo il passo indietro della presidente dell'assemblea e di cinque componenti della segreteria, lasciano l'incarico molti dei responsabili locali. Sul banco degli imputati il segretario Luciano Marrocco che ribalta le accuse e smentisce ipotetici ticket

LECCE – La spaccatura tra i giovani democratici si fa sempre più profonda. E le dimissioni continuano. Dopo quelle della presidente dell’assemblea provinciale, Chiara Pappadà, e di cinque componenti della segreteria, oggi arrivano quelle dei responsabili di dieci dei quattordici circoli esistenti sul territorio. In tre casi (Micocci, Lecce – Calzolaro, Morciano di Leuca – Perrone, Leverano) si tratta di responsabili già dimissionari nelle vesti di membri della segreteria. A loro si uniscono Daniele (Monteroni di Lecce), Emanuele Dell’Anna (Trepuzzi), Boris Amico (Alessano), Gianluigi Elia (Tricase), Francesco Gravili (Salice Salentino) e Alessandro Dell’Anna (San Donato di Lecce).

Sul banco degli imputati, il segretario provinciale, Luciano Marrocco, accusato di trattare l’appoggio dell’organizzazione giovanile con i sostenitori di Salvatore Piconese, sindaco di Uggiano la Chiesa e per ora unico candidato alla segreteria salentina: “Le motivazioni che sottostanno a tale decisione – scrivono i dimissionari - sono condivise da ben dieci circoli su quattordici e fanno leva su alcuni elementi che, anche a nostro modo di vedere, non possono che snaturare il carattere dei Giovani democratici. Ciò di cui non possiamo e non vogliamo renderci complici è una gestione del collettivo che ha molto a che fare con pratiche che pensavamo di aver archiviato e con le quali l’organizzazione dei Gd avrebbe dovuto segnare una linea di demarcazione: incontri tra pochi intimi, interlocuzioni ristrette (anzi, ristrettissime), ambiguità tra posizioni personali e ruoli di rappresentanza, mancanza di condivisione e coordinamento”.

Ma il diretto interessato, solo questa mattina, aveva smentito ancora una volta  un suo avvicinamento a qualsivoglia corrente del Partito democratico: “Qualcuno vuole far credere che i Giovani Democratici siano divisi tra chi vuole sostenere il consigliere Piconese già ufficialmente in campo e chi invece vuole sostenere il consigliere Rampino ufficiosamente in campo e che in queste ore cerca sostegno alla sua candidatura prima di essere ufficializzata. Persone anche queste rispettabilissime. Questa rappresentazione è totalmente falsa. Se di divisione si vuole parlare, questa è tra chi con me, ha da tempo intrapreso un percorso autonomo e indipendente rispetto a tutto e a tutti e che guarda al partito, e chi invece si sente, per varie ragioni nelle quali non entro in merito, legato ad una sola parte.

“Per noi occorre superare la stagione delle lotte intestine per rimettere il partito nelle condizioni di essere utile al Salento, valorizzando quella classe dirigente diffusa sul territorio e abbandonata a se stessa: segretari di circolo, sindaci e militanti che magari non pagano le bollette di casa per pagare quelle delle sezioni per impedire che chiudano. Da li siamo partiti e saranno queste persone a scegliere il miglior candidato alla guida del Pd del Salento”.

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