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Biagio Ciardo risponde ad Astore: “Non sei vittima di alcuna vessazione”

Il capogruppo Pdl a Palazzo dei Celestini replica all'ex sindaco di Poggiardo, che si era lamentato dopo la rinuncia alla carica di amministratore della società delle Terme di Santa Cesarea: "Sei indotto a farlo dalla legge"

POGGIARDO - “Sorprende l’atteggiamento assunto da Silvio Astore, che in queste ore si dichiara vittima di chissà quali vessazioni di questa amministrazione provinciale”. È dura la risposta del capogruppo del Pdl a Palazzo dei Celestini, Biagio Ciardo, all’ex sindaco di Poggiardo, che ha dovuto rinunciare alla carica di amministratore della società delle Terme di Santa Cesarea e che aveva lanciato accuse al governo provinciale.

“Ha dovuto rinunciare – spiega Ciardo - non perché indotto da inesistenti ricatti, ma perché costretto dalle norme di legge. Nonostante ci sia stato più di un confronto preventivo sulla materia alla presenza anche dei suoi avvocati, Astore finge di aver ricevuto una diffida come se fosse fulmine a ciel sereno”.

“Veniamo al dunque – prosegue il capogruppo Pdl -, Astore non può ricoprire cariche in società costituite a fine di lucro, su nomina di un socio diverso dalla Provincia, addirittura maggioritario (la Regione), in quanto ciò determina un’insanabile incompatibilità con il rapporto lavorativo che egli ha con l’ente provincia di Lecce, prevista dall’articolo 60 del Dpr 3/1957 e sanzionabile con la decadenza dall’impiego, ove l’interessato non faccia cessare tale forma di conflitto di interessi entro 15 giorni”.

“Non è peraltro un caso – insiste Ciardo - che Astore abbia dovuto prendere atto dell’incompatibilità contestatagli e, per non perdere il lavoro presso la Provincia, si sia dimesso dalla carica di amministratore della società Terme di Santa Cesarea, senza impugnare alcun atto provinciale. Stupisce anche che proprio Astore lamenti una scelta dell’ente di riorganizzazione dei centri per l’impiego come fosse una ritorsione nei suoi confronti. Fu proprio lui, da presidente della Rsu della Provincia, a chiedere una riduzione delle posizioni organizzative”.

“Da quel che si consegue – aggiunge Ciardo - dalla scelta organizzativa da lui contestata e quel che riviene dal pensionamento di 2 titolari di posizioni organizzative si potranno finalmente recuperare risorse importanti che questa amministrazione farà confluire nel fondo del salario accessorio, a vantaggio di tutto il personale dipendente. E, quel che è paradossale, senza che ad Astore nessuno abbia tolto nulla e sebbene le posizioni organizzative non siano destinate a durare a vita per loro natura”.

Ciardo evidenzia come Astore “predichi bene, a difesa degli interessi generali dei lavoratori, ma razzoli male, negli interessi personali”: “È opportuno, dunque, che Astore – conclude - non ammanti tutto ciò con un vittimismo che non gli si attaglia.Da ultimo gli rivolgiamo un invito: che dimostri che l’amministrazione Gabellone abbia in situazioni consimili utilizzato un comportamento difforme e quindi 2 pesi e 2 misure”.

 

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