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Sabato, 27 Aprile 2024
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Biglietto più caro per studenti: Pd contro Gabellone

Esplode la rivolta universitaria per l'aumento degli abbonamenti dei trasporti e il mancato rinnovo della convenzione da parte della provincia: Pd critica l'"appiattimento" della giunta Gabellone

LECCE - Trasporti più costosi per gli studenti, biglietti più cari per gli universitari. Esplode la protesta a Lecce, dinanzi all'aumento dei prezzi, che gravano sulle tasche dei laureandi, a causa del non rinnovo di una convenzione sui trasporti tra gli enti preposti. Il gruppo del Pd alla provincia di Lecce, dopo la rivolta degli universitari per l'aumento dell'abbonamento, conseguente alla mancata conferma della convenzione di trasporto tra Provincia, Stp, Università del Salento, Comune di Lecce ed Sgm, ribadisce con forza la sua posizione di contrarietà rispetto "all'indifferenza dell'Amministrazione provinciale, già evidenziata nei mesi precedenti": "Il mancato rinnovo della convenzione - spiegano - è l'ennesima conferma dell'inerzia del governo fin troppo distratto rispetto ai problemi del territorio".

"E' opportuno puntualizzare - si legge in una nota ufficiale - che in data 9 marzo 2010, i consiglieri provinciali del Pd hanno ufficialmente richiesto la convocazione della 3^ commissione consiliare, per discutere dell'argomento in questione. È sconcertante l'atteggiamento del centrodestra, che, pur messo in guardia sulla necessità di continuare ad erogare un servizio ‘utile' per i nostri studenti, voluto dai precedenti governi di centrosinistra, non ha ritenuto avanzare neppure una formale richiesta di chiarimento sui motivi che inducevano alla soppressione di tale servizio. Registriamo, ancora una volta, l'appiattimento totale della giunta Gabellone sulle problematiche che interessano la nostra comunità".

E intanto non si attesta la polemica sull'allargamento della strada statale 275. Lo ritiene "indispensabile" e "non più procrastinabile" l'assessore provinciale al patrimonio, Pasquale Gaetani, convinto che sulla questione non si possa attendere ulteriormente, in quanto l'infrastruttura in discussione rappresenta un punto nodale per lo sviluppo del territorio salentino e debba essere effettuata "in tempi quanto mai rapidi per il bene del territorio e per la sicurezza dei suoi abitanti": "Quest'opera - precisa - è stata chiesta a gran voce dall'intero territorio, dai parenti delle tante vittime che su questa arteria stradale hanno perso la vita e dagli imprenditori che con l'allargamento di questa strada avranno una freccia in più nell'arco dello sviluppo economico e turistico e non mi sembra serio che su una questione talmente importante, ogni qual volta ci si trova nell'imminenza di una consultazione elettorale, si debba fare i conti con obiezioni e critiche che altro non fanno che rallentare la voglia di modernità e crescita economica del Salento".

Per Gaetani, è importante, dunque, porre una volta per tutte fine alle obiezioni, realizzando finalmente "un progetto necessario che sarà ulteriore opportunità di sviluppo per territorio salentino". Sulla stessa linea di pensiero anche Luigi Mazzei, capo di gabinetto della provincia, che guarda con "grande rammarico" alla vicenda e al completamento "rallentato e osteggiato da incomprensibili prese di posizione circa la eco-compatibilità e sostenibilità dell'opera": "Quando si decide di realizzare un intervento di edilizia pubblica - afferma - si finisce ineluttabilmente con l'impegnare una porzione di paesaggio con qualche sacrificio e prezzo da pagare per l'ottenimento del risultato e il miglioramento della qualità della vita. Tanto più oggi in Puglia e nel Salento, dove, la questione trasporti non è una delle tante scadenze in agenda, ma è la questione per antonomasia".

Per Mazzei, collegare il Capo di Leuca al resto del quadro regionale rappresenta "il punto più alto di un processo culturale e di sensibilizzazione attivato dalle stesse popolazioni locali", poiché "non si tratta solo di consentire ai turisti di arrivare più velocemente nelle località della costa del Sud", ma "di consentire tempi di percorrenza più ragionevoli e in tutta sicurezza alle migliaia di sud salentini che per lavoro, per studio o per altro, debbono raggiungere le città di Lecce, Brindisi o Bari": "Oltre trenta chilometri da percorrere lungo un tratto viario insicuro e privo di spartitraffico - dichiara - significa pregiudicare le naturali vocazioni del territorio. Pertanto non si comprendono le ragioni di chi, in nome di una non meglio giustificata salvaguardia e tutela del paesaggio, intende privare delle stesse tutele e delle più nobili salvaguardie la vita e il futuro di tantissime persone. L'allargamento a quattro corsie della Maglie-Leuca è la priorità a cui subordinare ogni visione politica dell'esistente per comprendere che l'interesse generale richiede parità di trattamento e considerazione all'intero impianto geografico regionale, senza se, senza ma e senza Sud a tutti i costi".

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