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Paralisi del traffico in centro. Per Blasi conflitto d'interessi tra parcheggi e bus

Anche nel giorno dell’Immacolata assalto di auto e conseguenti chiusure d’emergenza nel momento di maggiore congestione. Per il consigliere regionale manca l’alternativa del trasporto pubblico. A Palazzo Carafa si discute ancora della questione delle multe pagate con bonifico

LECCE  - Incapacità o scelte consapevoli. Cosa c’è – si chiede il consigliere regionale Sergio Blasi – dietro le scelte dell’amministrazione comunale sul traffico durante il periodo delle festività.

“Eppure il Natale arriva ogni anno lo stesso giorno, non è un evento improvviso. Le lunghe code, l’assurdo provvedimento delle chiusure al traffico decise sul momento, l’attivazione di un parcheggio di scambio con bus navetta decisa altrettanto repentinamente e senza alcuna forma di comunicazione verso gli utenti, sono tutti segnali di un disinteresse di fondo verso il tema del trasporto che lascia senza parole”.

Anche ieri, giorno dell’Immacolata, si sono registrati disagi con il centro preso d’assalto dalle auto, così come era accaduto domenica. Esasperazione alle stelle.

“L’unico interesse che viene tutelato in una tale situazione di caos è quello dell’azienda che incassa i proventi del parcheggio a pagamento. La stessa che in teoria dovrebbe gestire il trasporto pubblico, che se funzionasse adeguatamente potrebbe contribuire a risolvere il problema della congestione del traffico. Ma a Lecce è impossibile trovare perfino i depliant informativi sugli orari delle corse. Al caos si aggiunge la beffa dei 23 milioni spesi per il filobus. Una infrastruttura che oggi viene tenuta in una condizione di sottoutilizzo perché il centrodestra dopo averlo costruito sfregiando la città si è reso conto che è antieconomico”.

Insomma, per l’esponente del Pd, il problema non è solo relativo all’eventuale chiusura del centro al traffico, ma anche la mancanza di mezzi alternativi all’automobile.

Caos multe ancora in commissione.

Questa mattina, nella riunione congiunta delle commissioni Traffico e Controllo, confronto tra i consiglieri e il comandante della polizia locale sulla questione degli avvisi di accertamento notificati ai contravventori che hanno avevano già provveduto al pagamento della relativa sanzione (per gli anni 2013 e 2014) con bonifico bancario, disposto entro i cinque giorni utili per avere la riduzione, ma accreditato dopo il termine.

In consiglio comunale, lunedì prossimo, dovrebbe arrivare una delibera a firma dell’assessore Luca Pasqualini, con parere favorevole del comandante, in virtù della quale dovrebbero essere annullate tutte le comunicazioni fino al 31 gennaio del 2015, data in cui è stata apposta sulla notifica inviata ai cittadini una dicitura – a dire il vero piuttosto astrusa – con la quale si precisa che pagamento e valuta bancaria devono coincidere e avvenire entro il quinto giorno.

E’ del resto la linea indicata dal sindaco nelle scorse settimane, ma i pareri sono discordanti: c’è chi, come Antonio Rotundo del Pd, ritiene che debbano essere ritirati tutti gli avvisi fino ad aprile scorso, quando il ministero dell’Economia e delle Finanze è intervenuto sulla vicenda chiarendo che il cittadino è liberato solo dal momento dell’accredito, e chi pensa che debbano essere annullate anche quelle successive. Intanto Perrone dovrebbe tenere in queste ore un incontro con i responsabili delle banche cittadine per risolvere una volta per tutte il problema della coincidenza tra disposizione del bonifico e accredito sul conto dell’ente beneficiario.

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