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Cantiere ex Massa ancora fermo, Asl sollecita interventi per l'igiene pubblica

Concluso il contenzioso con la Soprintendenza, l'amministrazione ritiene che i lavori possano partire entro l'anno. La ditta De Nuzzo, al termine degli interventi prescritti, presenterà il nuovo quadro economico. Intanto domina la vegetazione spontanea

LECCE - Garantire l'igiene e tutelare il decoro di una zona centrale di Lecce. Confortato dal parere del direttore del servizio di Igiene pubblica della Asl di Lecce, Alberto Fedele, il presidente della commissione consiliare di Controllo, Antonio Rotundo, trasmette agli uffici comunali competenti il verbale della seduta odierna che si è svolta proprio a ridosso del cantiere dell'ex caserma Massa dove alcuni operai stavano apponendo una nuova recinzione per evidenti ragioni di messa in sicurezza.

"La situazione favorisce il ristagno delle acque piovane - ha affermato il responsabile sanitario - e la vegetazione costituisce il terreno per la proliferazione di insetti e parassiti. Si rende necessario rimuovere la vegetazione e l'esecuzione del trattamento antiparassitario, per insetti alati e la derattizzazione". Sulla base di questa premessa, il consigliere del Pd ha commentato in maniera netta: "La città non può sopportare un giorno in più l'attuale scempio, deve essere  garantita  da  un lato l'igiene pubblica a tutela della cittadinanza e dell'altro il pubblico decoro contro il degrado e l'abbandono di questi mesi".

Alla commissione itinerante hanno partecipato, oltra ad una decina di consiglieri, anche il dirigente del settore Urbanistica, Gino Maniglio, responsabile unico denuzzo_maniglio-2del procedimento e Sergio De Nuzzo, per conto dell'azienda (entrambi nella foto al lato). L'area nota anche come piazzetta dei fiori è destinata a divenire un centro direzionale con oltre 450 parcheggi interrati e l'auspicio dell'amministrazione della ditta - associate con la formula del project financing - è quello di far partire le attività di cantiere entro l'anno. Prevista amche la ricollocazione della vecchia tettoia liberty.

Fino ad oggi le difficoltà sono state molte, oggetto anche di un contenzioso amministrativo con la Soprintendenza che, una volta risolto anche grazie ad un tavolo di mediazione tra le parti, lascia ancora aperta la questione della rivisitazione della parte economica della convenzione perché la De Nuzzo, per ottemperare alle indicazioni ricevute dal punto di vista archeologico, ha dovuto rinunciare a 39 posti auto oltre a registrare un ritardo pesante sui tempi previsti. 

Maniglio si è detto fiducioso che tutti i tasselli saranno a brave al loro posto: intanto c'è anche da rimuovere, ma lo può fare solo Enel, un cavo di media tensione

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