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"Fatti, non parole. Mancano il progetto dei lavori e lo studio di impatto ambientale"

Secondo la vice presidente della Regione, e candidata del centrosinistra alle amministrative, quella del sindaco al Museo ferroviario è stata solo una passerella elettorale

 

LECCE - Quella di oggi al Museo ferroviario è stata solo una passerella elettorale. Lo ha detto senza mezzi termini Loredana Capone, nel corso di una controconferenza convocata solo cinque ore dopo quella con cui il primo cittadino ha presentato il progetto preliminare per il ribaltamento della stazione.
 
"Il sindaco - ha dichiarato la vice presindente della Regione Puglia - deve produrre atti concreti per evitare di far perdere alla città di Lecce e ai cittadini leccesi un’occasione storica: quella di avere finalmente il ribaltamento della stazione. Piuttosto che convocare conferenze stampa,  al solo scopo di mettere il cappello esclusivo su un’opera che da anni tutti noi sosteniamo come necessaria, la sua attività dovrebbe essere quella di convocare al più presto un incontro con le Ferrovie Sud Est per stipulare la convenzione indispensabile al fine di stabilire gli accordi finalizzati alla presentazione del progetto preliminare". 
 
"La delibera Cipe numero 62 del 2011 - ha aggiunto la candidata del centrosinistra - ha recepito integralmente la delibera della Giunta regionale e ha confermato sia lo stanziamento di 13,5 milioni di euro sia i lavori da realizzare. Successivamente si è tenuto  l’incontro del 17 novembre scorso, finalizzato a stabilire il percorso attuativo di quella delibera anche per trovarsi pronti nel caso in cui il ministero chiamasse le istituzioni per  la stipula di quello che doveva essere il Contratto di Sviluppo o l’Accordo di Programma". 
 
"Da allora, il Comune non ha fatto praticamente nulla. Eppure, occorrono due atti fondamentali: il primo è un progetto preliminare dei lavori, che il Comune deve stilare con le ferrovie Sud Est, in quanto ente direttamente interessato per l’armamento ferroviario, l’autonomia della stazione Sud Est e l’ampliamento del sottopassaggio ferroviario. Il secondo è lo studio di impatto ambientale. Ogni ritardo su questi due atti è un ritardo che rischia di essere pregiudizievole per la città di Lecce".

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