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Salvemini: "Ampliare il Coni all'area militare per la cittadella dello sport"

Un accordo tra Comune e Scuola di Cavalleria c'è, ma l'accesso ai civili è molto limitato. Dal consigliere Torricelli "consigli" al candidato Giliberti

LECCE – Già nel 2007 l’allora presidente provinciale del Coni, Antonio Pascali, in una intervista alludeva alla possibilità di fusione tra il campo scuola Montefusco e l’adiacente area destinata all’esercito, in accordo con quanto previsto con un protocollo nazionale con il ministero della Difesa.

Nel 2010 il Comune di Lecce ha siglato con la Scuola di Cavalleria un protocollo d’intesa, ma nei fatti poco è cambiato. Nelle interviste di rito il sindaco, Paolo Perrone, parlava della soluzione ad un “paradosso”, quello di non poter destinare tutta quella vasta area a destinazione degli sportivi leccesi. Fu firmato anche un disciplinare che prevedeva il vincolo e la priorità per le esigenze militari: i podisti civili sono autorizzati all’attraversamento solo in alcune ore.

Oggi la questione torna d’attualità perché Carlo Salvemini, candidato del centrosinistra, è intenzionato a farne la sede della Cittadella dello Sport, progetto di impiantistica per gli sport minori lanciato nelle scorse settimane. Per risolvere il problema della compresenza, il Comune destinerebbe ai militari lotti di terreno per l’ampliamento del centro ippico in viale della Cavalleria.

“Si tratta di un accordo – ha commentato Salvemini - che consentirebbe al Comune e all'esercito di disporre di due spazi adeguati alle rispettive necessità e soprattutto alla città di poter contare su uno spazio sportivo e un'area a verde di enorme valore per estensione, bellezza, funzione. È risultato non difficile da raggiungere se ci si dedica con la necessaria passione”.

Salvemini ritiene fondamentale il coinvolgimento, oltre che del Coni, anche del Comitato Paraolimpico italiano, che “devono divenire consulenti permanenti nella politiche pubbliche sullo sport. Attraverso una programmazione strategica, condivisa con i principali enti nazionali di promozione dell'attività sportiva, possiamo rimediare agli errori di questi vent’anni,  nei quali allo sport si è assegnata una attenzione marginale che ci ha consegnato impiantistica insufficiente e con scarsa manutenzione, palestre scolastiche comunali e provinciali assegnate senza criteri omogenei, strutture inaccessibili ai disabili, il principale impianto cittadino, il “Coni” di Santa Rosa, incredibilmente chiuso la domenica”.

Su un altro bene pubblico si concentra l’attenzione del consigliere comunale Antonio Torricelli, l’ex istituto Regina Margherita, in via Palmieri. Con una delibera del 2015, ricorda il decano di Palazzo Carafa, la giunta ha inserito l’edificio, vincolato e destinato per legge ad una funzione pubblica, in un fondo immobiliare per la vendita, peraltro smembrato in tre lotti e con “un cambio di destinazione d’uso” definito illegittimo e urbanisticamente folle per un progetto che prevede un albergo, appartamenti, un ristorante, un centro benessere e locali commerciali.

Si tratta, sottolinea Torricelli, di un immobile grande tre volte l’ex sanatorio Galateo sul quale nei giorni scorsi si è concentrata la campagna elettorale. “Ho letto della dura e polemica presa di posizione del candidato sindaco Mauro Giliberti sull’ipotesi Galateo, ipotesi che come ha ricordato Salvemini, coerentemente con le nostre posizioni di sempre, necessiterà di un successivo ed approfondito confronto tra Comune di Lecce e Regione”, proprietaria dell’edificio e del parco circostante”.

“Parrebbe quindi logico e conseguenziale – dice Torricelli rivolgendosi al candidato del centrodestra - che chieda al sindaco Perrone la immediata revoca della delibera che riguarda l’istituto Margherita, impegnandosi a fare in quella struttura, di proprietà comunale e sulla quale a buona ragione può esserci un impegno diretto di chi si candida a governare questa città, quel  centro di “edilizia sociale” che pare gli piaccia o il distretto industriale oppure la casa delle associazioni e delle opportunità per i giovani, per la quale ho sempre combattuto ed in tempi non sospetti”.

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