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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Il sindaco elogia il cuore leccese: "Tifosi da Champions League"

Paolo Perrone non si scoraggia per la retrocessione in B: "Lecce e il calcio sono un binomio indissolubile, questo è solo un arrivederci". Ugo Lisi spera che un nuovo progetto possa riportare in alto i colori giallorossi

 

LECCE - Non poteva essere diversamente. Sulla retrocessione del Lecce in serie B, dopo la sconfitta di ieri a Verona contro il Chievo e la contestuale vittoria del Genoa sul Palermo, fioccano i commenti anche dal mondo della politica. Primo tra tutti quello di Paolo Perrone, il sindaco, da sempre sostenitore dei colori giallorossi. Delusione per il risultato sportivo, orgoglio per il comportamento della tifoseria - che sia dopo la sconfitta interna con la Fiorentina che quella decisiva di ieri, hanno lungamente applaudito ed incoraggiato la squadra.
 
Perrone: "Le immagini di Verona uno spot vivente per il sistema calcio in crisi".
 
"Ho sperato fino all'ultimo che si potesse compiere un miracolo calcistico e che il Lecce potesse riuscire a salvarsi. Così non è stato. Ma l'amara retrocessione sancita ieri sera al termine della gara con il Chievo non può e non deve cancellare quanto di buono fatto dalla squadra nel corso del campionato. Dopo un avvio difficile la formazione giallorossa – grazie, soprattutto, all'avvento di Serse Cosmi sulla panchina – ha disputato un torneo eccezionale, risalendo la china e scavalcando alcune posizioni di classifica quando oramai gli addetti ai lavori e non solo la davano per spacciata. Ecco perché nonostante la mancata salvezza mi sento di rivolgere un sentito e caloroso ringraziamento al mister e ai suoi ragazzi per quanto fatto finora, per aver saputo tenere accesa la fiammella della speranza fino all'ultima partita di campionato, per aver espresso in campo grandi valori, umani soprattutto, al di là della caratura tecnica di una squadra costruita con il chiaro intento di puntare alla salvezza".
 
"Anche quando sembrava tutto finito, i giallorossi hanno continuato a crederci iniziando una rimonta che appariva impossibile. Sono arrivati ad un passo dal traguardo, hanno accarezzato un sogno, ma alla fine sono stati costretti ad arrendersi senza mai, tuttavia, lesinare alcuna energia, combattendo fino all'ultimo minuto. 
I nostri sostenitori lo hanno capito, per questo – anche in un momento drammatico dal punto di vista calcistico come la retrocessione in una categoria inferiore – hanno voluto applaudire e incitare i propri beniamini, senza alcun tentennamento, con la consapevolezza che di fronte avevano dei ragazzi che avevano dato tutto onorando fino in fondo la maglia. Ieri sera il Lecce e i suoi tifosi hanno scritto una bella pagina di sport che nessuno potrà mai cancellare. La splendida immagine offerta dai tifosi giallorossi rappresenta uno spot vivente per l'intero sistema calcio che attraversa, peraltro, un momento molto difficile a causa delle note vicende legate al calcio scommesse. Possiamo sbandierarlo ai quattro venti: abbiamo tifosi da serie A, anzi da Champions League. Sono fiero e orgoglioso di loro". 
 
Il mio auspicio è che la città di Lecce possa continuare a restare un'isola felice, nella quale la passione per calcio possa prevalere sulle logiche legate esclusivamente al business, dove il pallone possa ancora rotolare sul prato verde del Via del Mare sospinto dall'amore di migliaia di sostenitori giallorossi. Il Lecce deve continuare a restare un ottimo veicolo di promozione dell'intero territorio salentino per “esportare” in Italia, e non solo, il nome di una città ricca di storia e di cultura. E la squadra dovrà seguitare ad essere il collante di una comunità che si identifica nei colori giallorossi. Un comune senso di appartenenza che da sempre tiene uniti i cittadini ai calciatori  che vestono questa gloriosa maglia. Allora, non è questo il momento di lasciarsi prendere dallo scoramento: Lecce e il calcio sono un binomio indissolubile. E presto torneremo a calcare i prestigiosi manti erbosi degli stadi italiani. Di una cosa sono certo: questo non è un addio, è soltanto un arrivederci”. 
 
Antonio Buccoliero: "Dai tifosi giallorossi una vera e propria lezione di vita".
 
“Con la sconfitta subita a Verona, il Lecce è matematicamente in serie B, ma dai tifosi giallorossi arriva una bellissima lezione di vita, un esempio di amore e dedizione nei confronti di una squadra e dei suoi colori”.
È quanto dichiara il consigliere della Regione Puglia e presidente di “Moderati e Popolari”, Antonio Buccoliero.
“Il futuro del Lecce calcio - prosegue Buccoliero - appare incerto, a causa della vicenda della presunta combine su cui occorre fare piena luce. Ciò che appare certo, invece, è l'amore sincero e generoso dei tifosi per i colori giallorossi e per una squadra che, tra salite e discese, ha dato il meglio di sé sotto la straordinaria guida del tecnico, Serse Cosmi". 
 
"Da questo punto certo, allora, deve ripartire il Lecce; è da questo esempio di calcio pulito e di tifoseria corretta che deve attuarsi la svolta di una squadra e della sua società. Ieri sera, dallo stadio di Verona, i tifosi giallorossi hanno dato un grande esempio di amore disinteressato, di generosità sportiva e di correttezza umana; una vera e propria lezione di vita, che è stata sottolineata anche da molti giornalisti e commentatori nazionali.
Di questo siamo orgogliosi – conclude Buccoliero – e da questa certezza dobbiamo ripartire per riportare al più presto il Lecce e i suoi tifosi nella massima serie del campionato di calcio”.
 
Ugo Lisi: "Impegno comune per recuperare l'entusiasmo degli anni passati".
 
"Una pagina di tristezza sportiva che va oltre l’episodio agonistico. Se è vero, come è vero, che la militanza del Lecce nella massima serie ha rappresentato in questi anni un canale privilegiato attraverso il quale promuovere l’immagine del territorio e della città in particolare, è altrettanto vero che la retrocessione nella serie cadetta rappresenta qualcosa che esorbita la dimensione sportiva. Proprio per questo bisogna adoperarsi immediatamente affinchè, consapevoli delle ripercussioni che la grave crisi economica che attanaglia il Paese ha sul calcio e sulle società più piccole, si crei un terreno fertile sul quale far germogliare la rinascita di un progetto che, in un periodo di tempo non troppo lungo, riporti i nostri colori giallorossi in quella categoria che annovera realtà calcistiche contro le quali il Lecce non sfigurerebbe affatto. Recuperare l’entusiasmo degli anni passati intorno alla squadra deve essere un impegno comune, perché in un clima di rassegnazione e di scetticismo difficilmente si riuscirà a portare in porto risultati significativi."
 
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