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Stretta sulle spese di Alba Service. Villa Luisa, il prezzo scende di un milione

Il consiglio provinciale ha votato all'unanimità una mozione per attuare un maggiore controllo su consulenze e acquisizioni di beni e servizi. Modificato il piano delle alienazioni del patrimonio immobiliare dell'ente: si punta a recuperare liquidità

LECCE – Seduta straordinaria, quella odierna, per il consiglio provinciale. Tra i punti all’ordine del giorno, il costo dello smaltimento dei rifiuti e le spese delle società partecipate. Su quest’ultimo argomento è stata presentata una mozione con la quale il consiglio dà indirizzo al presidente dell’ente, Antonio Gabellone, di organizzare, di concerto con il direttore generale ed il dirigente dei servizi finanziari di Palazzo dei Celestini, un controllo puntuale sull’attività della società Alba Service e delle altre società che fanno capo alla Provincia.  

Maggiore attenzione sarà prestata sulle procedure di acquisizione di beni e servizi e sulle consulenze: su entrambi i versanti saranno indette procedure di evidenza pubblica. L’obiettivo è quello di evitare sprechi, perché le gestioni passive potrebbero avere ripercussioni sul personale dipendente. L’amministratore unico dovrà poi valutare la revisione delle speso per affitti, taluni giudicati inutili, e invece soprassedere sulla chiusura della sede distaccata di Casarano.

L’assise provinciale ha approvato, sempre all’unanimità, l’ordine del giorno proposto dal consigliere Mario Pendinelli sul costo dello smaltimento rifiuti urbani. Nel documento si chiede alla Regione Puglia di avviare con sollecitudine una fase di studio e monitoraggio del piano regionale dei rifiuti con l’obiettivo di arrivare all’abbattimento del costo del servizio di raccolta e smaltimento e procedere con la costruzione di impianti pubblici finalizzati a chiudere il ciclo dei rifiuti. Un altro aspetto della questione rifiuti riguarda la presunta esistenza di un cartello di società in accordo tra di loro per mantenere alti i costi, circostanza che sarebbe favorita dall’attuale organizzazione del sistema di raccolta e smaltimento.

Il Consiglio ha discusso sull’immobile di proprietà della Provincia, che si trova a Tuglie, denominato “Villa Luisa”: anche su questo punto voto unanime dei presenti. Prima è stato approvato un emendamento proposto dal consigliere provinciale Raffaele Capone che modifica il piano delle alienazioni e delle valorizzazioni del patrimonio immobiliare della Provincia, nel senso che l’importo originario di 7 milioni e 300 mila euro per l’alienazione di “Villa Luisa” viene variato in 6 milioni e 240 mila euro.

Approvato questo emendamento, il Consiglio, sempre all’unanimità, ancora con i voti del Pd, ha deliberato di transigere il potenziale contenzioso con la società “Villa Luisa srl” ed avviare, contestualmente, il procedimento di evidenza pubblica preordinato ad una collocazione del bene “sul mercato”: la vendita sarà effettuata su un unico lotto, con una cauzione è pari al 10 per cento del prezzo a base d’asta e dovrà essere presentata unitamente all’offerta. In favore della società “Villa Luisa srl” è riconosciuto il diritto di prelazione, da esercitare entro sessanta giorni dalla comunicazione da parte della Provincia, al miglior risultante dalla procedura.

Questo il commento del presidente Gabellone: “Preso atto che le condizioni poste non venivano rispettate, come Provincia abbiamo comunicato alla stessa società, su mandato del consiglio, che quell’atto di concessione fosse venuto meno. La società non ha eccepito alcun motivo di contrapposizione e l’ente ha espresso la volontà di chiudere la questione in forma transattiva, evitando, difatti, alcun tipo di contenzioso. Con la delibera odierna è evidente, attraverso la procedura di alienazione, la volontà che abbiamo di recuperare quelle somme, che corrispondono al valore dell’immobile prima dell’intervento realizzato dalla società Villa Luisa, intendendo il bene nella sua consistenza originaria: la stessa società, inoltre, si impegna ad acquisire il bene anche se l’asta dovesse andare deserta”.

Sempre all’unanimità approvata la mozione presentata dal gruppo consiliare Pd (primo firmatario consigliere Alfonso Rampino) su “Richiesta inserimento linea di collegamento Trepuzzi-Casalabate nel nuovo piano di bacino del Trasporto Pubblico Locale”. Con la mozione deliberata il consiglio impegna il presidente della Provincia a prevedere nella proposta del piano della mobilità l’inserimento della tratta Casalabate-Trepuzzi-Squinzano, a completamento della nuova linea Casalabate-Squinzano prevista nello strumento pianificatorio.

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