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Consiglio regionale, il Pd insiste sull'uninominale

Dai democratici salentini una proposta di modifica della legge elettorale indirizzata alla riduzione del numero degli eletti, al collegio uninominale e all'istituzionalizzazione delle primarie

LECCE - I tre firmatari della proposta di modifica della legge elettorale regionale, Antonio Rotundo, Antonio Grassi e Anna Elisa Toma, hanno illustrato, nella sede leccese del Partito democratico, i dettagli della loro iniziativa. Le direttrici fondamentali si basano sulla previsione di collegi uninominali, sulla riduzione del numero degli eletti, sull'istituzionalizzazione delle primarie e sulla previsione di norme che garantiscano la parità di genere.

Nell'ipotesi, ad esempio, che gli eletti con il sistema uninominale siano cinquanta, ogni collegio sarebbe rappresentativo di circa 80 mila pugliesi. Tra l'altro, in questa ottica, verrebbe meno quel premio di governabilità sul quale si è in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale, che il 10 maggio, ha discusso della questione sorta con il ricorso al Tar di otto aspiranti consiglieri, di cui quattro del Pd, che non siedono nel parlamentino di viale Capruzzi perché l'ufficio elettorale competente ha ritenuto la legge elettorale regionale in contrasto con lo statuto dell'ente che prevede un tetto massimo di 70 consiglieri.

I vantaggi di questa proposta di modifica, hanno spiegato i firmatari, risiederebbero nel vincolo di fiducia che si instaurerebbe direttamente tra gli eletti e l'area geografica di cui sono espressione, nella corrispondenza tra territori e consiglieri che non lascerebbe scoperta alcuna porzione di territorio, nella riduzione dei costi della campagna elettorale e nell'eliminazione dei fenomeni di voto di scambio. Un elemento di novità starebbe nella previsione, nella stessa legge regionale da approvare, "di forme di incentivo e di controllo delle modalità di svolgimento delle elezioni primarie sia per la scelta del candidato presidente che per la scelta di quello di collegio di modalità per garantire la parità di genere".

Dal Pd leccese parte dunque un input molto forte diretto al vice presidente del Consiglio regionale, Antonio Maniglio, che si è fatto carico di presentare in tempi brevi una proposta definitiva a nome del partito. Nei cassetti dei partiti oltre che degli uffici dell'ente regionale sono depositate da tempo, infatti, varie proposte di superamento del sistema attuale. La prossima iniziativa pubblica, in calendario il 16 giugno alle 18.30, sarà un convegno al quale parteciperanno il sindaco di Bari, Michele Emiliano, il governatore della Basilicata, Vito De Filippo e Antonio De Caro, capogruppo del Pd alla Regione.

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