rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Da destra e dal centro attacchi alla gestione Vendola

La Poli Bortone commenta i dati del 2009 del tasso di utilizzo del Fesr in Puglia, giudicandoli "scandalosi": appello a Confindustria. Congedo (Pdl): "Vendola ha sforato il patto di stabilità"

LECCE - "È sconcertante dover prendere atto dei dati relativi all'utilizzo del Fondo di sviluppo regionale europeo da parte della Puglia: appena il 9,61% delle risorse disponibili è stato impegnato e meno del 6% è stato pagato, il che la dice lunga sulla incapacità di programmare lo sviluppo del territorio partendo dai fondi già disponibili" - a dichiararlo è Adriana Poli Bortone, candidata alla presidenza della Regione Puglia per Udc, Mpa e Io Sud, commentando i dati inviati dall'Italia a Bruxelles sul Fesr aggiornati al 31 dicembre 2009.

"La Puglia - spiega la senatrice - è la Regione del Sud Italia che ha impegnato la minore percentuale di risorse: perfino la Campania ha fatto meglio, e peggio della Puglia ha fatto soltanto il Molise". Pertanto, la candidata del Terzo Polo condivide l'appello della vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, Cristiana Coppola, che sostiene oggi che il problema non è quello delle risorse, ma del loro utilizzo e della programmazione: "Sotto questo profilo - afferma la Poli Bortone -, sia Nichi Vendola che prima di lui Rocco Palese e la passata giunta Fitto hanno dato prova di non sapere spendere, né tanto meno di saper spendere bene. È per questo che si pone innanzitutto un problema di rappresentanza dei territori, di ‘qualità' di chi amministra le regioni del Sud: il tema del federalismo è interessante proprio per il grado di responsabilità che chi governa deve assumere su di sé, per la esigenza di una pubblica amministrazione che anche il Sud dia prova di efficienza e quindi pretenda una formazione professionale obbligatoria e continua, che metta tutti in grado di rispondere alle esigenze poste dall'utilizzo programmato di risorse comunitarie".

Secondo l'ex sindaco di Lecce, se sono 80mila i giovani meridionali con alto tasso di scolarizzazione emigrati al Nord, è evidente che alla Puglia, così come alle altre regioni del Mezzogiorno, nella spesa dei fondi europei sia mancato "lo spirito stesso per il quale sono state stanziate quelle risorse: la creazione di occupazione stabile": "Iniziative - precisa - come i vendoliani ‘Bollenti spiriti' vanno valutate sulla base di quanta occupazione a tempo indeterminato hanno creato: perché altrimenti gli spiriti restano bolliti e i nostri giovani disoccupati".

Da qui, la Poli lancia un appello a Confindustria perché sia messa al centro del confronto tra le parti sociali "una maniera diversa di dialogare, che parta dalla responsabilità delle imprese e della Pubblica amministrazione ma anche dei lavoratori, che vanno coinvolti direttamente nella gestione delle risorse" perché solo così "si evitano sprechi o logiche veteroassistenziali che non producono sviluppo".

Un altro attacco a Vendola, anche se più diretto rispetto a quello della Poli, lo lancia Saverio Congedo, consigliere uscente del Pdl, che attacca la regione sul patto di stabilità: "Quanto sia sterminata la spudoratezza e la capacità di mistificatore dei nostri governanti regionali uscenti - dichiara - ce l'ha confermato l'assessore Pelillo, che si è spinto al punto quasi di menar vanto dell'avvenuto sfondamento del ‘patto di stabilità' da parte della Regione, con la strabiliante motivazione di averlo effettuato consapevolmente, ‘per aiutare l'economia pugliese'".

"Quanto fosse utile questo aiuto - prosegue Congedo - lo sta dimostrando già fin d'ora la Ragioneria, bloccando tutti i pagamenti non necessari, e così anche vanificando tutti i provvedimenti recentemente sbandierati come straordinarie prove di sensibilità sociale da parte di Vendola e compagni, che in realtà hanno venduto frottole ben sapendo di non poterle onorare".

Secondo il consigliere regionale uscente le conseguenze di questo sforamento saranno "devastanti per l'economia pugliese" e per "quei soggetti che si stavano già mobilitando a favore di Vendola per promesse fondate sulla sabbia, equiparabili ad assegni a vuoto da parte di soggetti nullatenenti": "Se la campagna di disinformazione di massa scatenata a spese dei Pugliesi a pro del ‘poeta del nulla' - ribadisce - fosse un po' meno invasiva e rumorosa, ogni giorno emergerebbe un dato ineludibile che la smentisce totalmente. Ieri è stato il turno dello sfondamento dei conti sanitari con rischio concreto di commissariamento e conseguente inasprimento automatico delle tasse e della smentita da parte di Aqp delle balle di Vendola su un'inesistente riduzione del 20% delle perdite idriche. Oggi dello sfondamento del patto di stabilità con conseguente blocco della spesa. A più di un mese dalle elezioni, c'è il rischio che della Regione Puglia non resti altro che macerie, sotto una montagna di debiti da pagare e di volgari inganni".

Ma anche Congedo deve difendersi, a sua volta, dalle accuse rivoltegli da Ddb, che ieri ha commissariato il coordinatore provinciale e uomo dell'Ugl leccese, Leonardo Tunno, perché intercettato, secondo la formazione dallo stesso consigliere regionale, per un sostegno alla prossima competizione elettorale. Secondo quanto raccontato dai vertici di Ddb, ci sarebbe stato anche un incontro tra le parti che avrebbe sancito la dissociazione di Tunno dalla linea politica del presidente, Adriano Napoli, che così commenta: "Questa vicenda è la riprova che ciò che ho sempre asserito corrisponde a verità, cioè che Congedo usa il partito, e ora anche l'Ugl, principalmente per accrescere e consolidare il suo personale consenso elettorale".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Da destra e dal centro attacchi alla gestione Vendola

LeccePrima è in caricamento