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Sabato, 27 Aprile 2024
Quarto nome in campo / Surbo

Mena D’Antini candidata a Surbo: “Sinistra divisa in tre, con me centrodestra unito”

La consigliera di parità, già assessora nell’amministrazione Capone, lancia la propria sfida e presenta la sua lista “Per Surbo e Giorgilorio”, evidenziando la divisione dell’area progressista

SURBO – La sua candidatura era nell’aria ed è arrivata ufficiale con la consegna delle liste: guiderà la civica, fortemente orientata nel centrodestra, Mena D’Antini, attuale consigliera di parità in Provincia, una vita negli schieramenti moderati.

La sua “Per Surbo e Giorgilorio” sarà la quarta forza in campo nella difficile campagna elettorale del comune reduce dal commissariamento, dopo la crisi politico-amministrativa della gestione Trio. D’Antini ci tiene a puntare sul valore della “destra libera” presente nella competizione amministrativa e afferma in un post in cui ha annunciato la propria volontà: “Mi candido a sindaco di Surbo con passione e determinazione. Questa è una grande sfida che solo insieme possiamo vincere. Insieme per Surbo e Giorgilorio possiamo far crescere la nostra città di Surbo. L’esperienza già maturata come assessore comunale a Surbo con sindaco Daniele Capone e assessore della Provincia di Lecce con Antonio Gabellone Presidente, sarà un’utile guida per amministrare, al meglio, la nostra città e le sue periferie”.

E ribadisce il “coraggio di scegliere”: “Io sempre dalla stessa parte: centro destra. A Surbo tre liste popolate dalla sinistra, le regionali si avvicinano del resto nulla conta. La mia lista rimane ancorata ai valori di una destra liberale. Puoi attraversare strade dissestate, ingoiare gli sgambetti ma le idee e i valori sono sempre gli stessi al servizio della gente”.

Questi i nomi a supporto della lista: Lory Trio, Angela Neri, Damiana Vergall, Monia Ruggio, Marianna Miceli, Chiara Buttazzo, Anna Maria Corrado, Marco Sava, Franco Di Sansebastiano, Luca Pinto, Giuseppe Maroccia, Pierluigi Solero, Gianluca Scozzi, Ilario Renna, Matteo Centonze, Angelo Cagnazzo.

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