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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Differenziata, alternativa per i locali pubblici: buste trasparenti e numerate

Incontro presso Confcommercio tra l'assessore all'Ambiente e un gruppo di operatori del centro storico: per molti i contenitori rappresentano un problema di spazio

LECCE - L'alternativa ai bidoncini per la raccolta differenziata da parte dei locali pubblici è nei sacchetti trasparenti e numerati. La novità interessa non solo il centro storico, ma circa 700 attività che si trovano nel perimetro delimitato dalla circonvallazione e dai viali.

L'assessore all'Ambiente, Andrea Guido, ha incontrato questa mattina un piccolo pubblico di proprietari e gestori di pub, ristoranti e bar, per illustrare un'opzione che dovrebbe servire a superare gli ostacoli sorti sin da quando è iniziato il nuovo servizio gestito da Monteco, nel maggio scorso.

Una delle problematiche subito poste all'attenzione dell'amministrazione dagli operatori commerciali è stata infatti quella relativa al poco spazio interno a disposizione per custodire i carrellati - che devono essere portati all'esterno solo negli orari di passaggio degli operatori, secondo il calendario prestabilito -, ma anche l'utilizzo indiscriminato dei contenitori da parte di cittadini o colleghi negligenti.

Alla questione è stata data un prima risposta nel corso di una riunione tenuta all'inizio di luglio, innanzitutto con l'impiego di un mezzo dell'azienda che effettua un giro in quattro tappe nella parte antica della città consentento lo svuotamento dei contenitori. Ma nel corso dei mesi si è preso atto che questa soluzione, pensata per venire incontro alle esigenze dei gestori, si è trasformata in una sorta di boomerang perchè la maggior parte dei rifiuti sono stati conferiti in maniera indifferenziata in grandi buste nere vanificando così la logica di tutto il servizio. 

20160122_114741-2L'idea che oggi l'essessore ha esposto prevede il mantenimento di un solo carrellato, quello dell'organico, per esigenze di igiene. Tutto il resto, diversificato per materiale, andrebbe a finire in sacchi trasparenti per consentire almeno una sommaria verifica e numerati in modo che siano riconducibili a chi li utilizza: chi sbaglia paga, ha sottolineato Guido.

Gli operatori hanno accolto con interessa questa ipotesi, chiedendo però al contempo che vengano aumentati i passaggi ordinari per vetro e plastica. Guido ha precisato che sarebbero interessati da questa possibilità non solo gli esercizi pubblici del centro, ma circa 700 attività commerciali comprese nel perimetro dei viali e della circonvallazione. 

L'introduzione del sistema porta a porta e quindi della differenziata spinta ha creato anche momenti di conflittualità tra amministrazione e operatori economici che non hanno reagito bene alle multe che sono state comminate per inadepienze relative al regolamento della raccolta.

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