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"Due giorni per leggere la posta? Venneri come Obama"

Gallipoli, il deputato Pdl Barba interviene sull'incidente diplomatico e rincara la dose: "Hanno ragione i pescatori, il sindaco ha mentito". Indicie anche sulla giunta: "Che fanno i nuovi assessori?"

GALLIPOLI - L'invito della discordia fa ancora discutere. E tra note protocollate dei pescatori e posta letta in ritardo dal sindaco, tra accuse e tesi difensive, a rincarare la dose arriva l'intervento del deputato cittadino Vincenzo Barba, che ironizza sulla replica del sindaco Venneri e conferma la tesi della marineria: "Hanno ragione i pescatori, il sindaco ha mentito". Ed entrando nel merito del nuovo fronte di polemica, Barba esordisce con un illustre parallelismo istituzionale: "Due giorni affinché la posta arrivi da via Pavia a Palazzo Balsamo? Nemmeno il presidente degli Stati Uniti, quando si trova a Washington, impiega tanto tempo per leggere le lettere che gli arrivano da Los Angeles"

E aggiunge: "Ma con chi crede di parlare Venneri? Con persone che non ne sanno nulla dei tempi dell'attività amministrativa? Ho fatto il Sindaco e so per certo della celerità con cui la posta viene protocollata e smistata agli uffici competenti, con una corsia preferenziale per il primo cittadino che, al massimo 12 ore dopo la procedura di registrazione in entrata della corrispondenza, la trova sulla sua scrivania. Il fatto è che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e peggior muto di chi non vuol parlare. Il buon Venneri ha sotterrato il fax che con tanta celerità gli era stato inviato dai pescatori e ha fatto finta di non vederlo. Che avrebbe potuto raccontare ai nostri cittadini in stato di agitazione? Che ha intenzione di distruggere il porto mercantile e peschereccio per una combine con un'azienda privata che si vedrà cadere dal cielo 12 milioni di euro per distruggere la nostra storia? Quando non si hanno argomenti meglio scappare, meglio fuggire".

Intervento che fa il paio con un altra nota sempre a firma di Barba che stavolta punta l'indice su i nuovi assetti della maggioranza e sulla nuova giunta, a suo dire, troppo "silente e inoperosa" sulle questioni calde che interssano la comunità gallipolina, prime tra tutte la portualità e l'emergenza rifiuti. "Sempre pronti ad intervenire sui giornali quando c'è da parlare di sedie e poltrone da occupare" scrive Barba, "del tutto assenti quando c'è da prendere un'iniziativa veloce per tentare di risolvere i problemi che attanagliano la ‘città bella'. Del tutto silenti quando c'è da parlare al cuore della gente per affrontare insieme ai gallipolini le emergenze di una quotidianità complessa al fine di ricevere coadiuvo, assistenza e disponibilità. Problemi che non sono pochi a quanto si apprende dagli organi di stampa, vista l'agitazione dell'intero comparto pesca e vista l'esplosione dell'emergenza rifiuti che questo sindaco e questa giunta sono in grado solo di aggravare".

E conclude: "Questa è la giunta di Giuseppe Venneri, fatta di persone all'ombra dei loro ‘dante causa', uomini che non hanno l'ardire e l'ardore di prendere una posizione che sia una, al fine di venire incontro alla cittadinanza ed ai tanti turisti che, per vocazione della città, ci onorano della loro presenza. Ma in che razza di mani è finita Gallipoli se, su tematiche così attuali e così importanti, non si sente parlare un assessore, un consigliere della presunta maggioranza? Tutti impegnati nelle proprie attività professionali? E della comunità di Gallipoli chi se ne occupa? È per questo e per tanto altro che invito lorsignori, per l'ennesima volta, ad un atto orgoglioso di dignità quale quello delle dimissioni per dare la parola alla gente, ai cittadini sovrani che dovrebbero provare orgoglio e non vergogna pensando ai loro amministratori che tutti noi siamo convinti dovrebbero essere animati da tanta gallipolinità, da tanto stacanovismo e da tanta voglia di fare, se competenti".

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