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Due quesiti per liberare il lavoro: Cgil sollecita il referendum

Raccolte già 4 milioni e mezzo di firme per la proposta di legge popolare che mira all'abrogazione dei voucher ed a promuovere la responsabilità solidale negli appalti

LECCE – Palloncini colorati, gazebo rosso d’ordinanza e visi rilassati: Cgil si presenta così in piazza Sant’Oronzo, questa mattina, per la giornata nazionale dei referendum sul lavoro promossi dal sindacato. Due i quesiti sostenuti da 4milioni e mezzo di firme raccolte dal sindacato per la proposta di legge popolare: il primo relativo all’abolizione dei voucher, il cui abuso è ormai noto, ed il secondo relativo alla responsabilità solidale negli appalti.

L’obiettivo di Cgil, su scala nazionale, è quello di ripartire dal lavoro, dai diritti erosi strada facendo, per far ripartire il Paese. Le firme raccolte in due anni dai sindacalisti, presenti in tutte le principali piazze italiane, testimoniano la volontà di partecipazione democratica alla rinascita economica e morale dell’Italia.

“Una ventina d’anni di deregolamentazione hanno svuotato di valore e significato il mondo del lavoro, lasciando un segno indelebile nella vita delle persone – ha commentato il segretario nazionale, Fausto Durante, intervenuto alla manifestazione – . Di fronte alla devastazione del Jobs act in Italia, che si unisce a tanti provvedimenti della medesima natura adottati in Europa, riteniamo che sia arrivato il momento di passare al contrattacco, cominciando da due problemi cruciali: il dilagare dei voucher, usati in modo poco dignitoso per retribuire prestazioni che invece sono meritevoli di tutele, e poi il ripristino della responsabilità delle imprese committenti nel settore degli appalti.

“Di appalto in subappalto, i lavoratori vedono di volta in volta diminuire salari, diritti, tutele – puntualizza il sindacalista -: è arrivato il momento di richiamare le aziende a responsabilità per impedire discriminazioni tra gli stessi lavoratori. Il governo ora deve fissare la data del referendum: da tutte le piazze d’Italia chiediamo oggi di restituire alle persone il diritto di decidere sul futuro del Paese”.

“Un anno fa, proprio da piazza Sant’Oronzo, Cgil lanciò la sfida al governo di riportare al cento dell’agenda politica del Paese il buon lavoro – aggiunge la segretaria generale provinciale Valentina Fragassi -. In questo contesto di precarietà ed imbarbarimento, legato anche all’abuso dei voucher che mette anche in grave pericolo la sostenibilità delle pensioni future, il sindacato chiede ai cittadini di attivarsi per sostenere il referendum: non basta lamentarsi sui social, occorre essere presenti e protagonisti del cambiamento”.

I due quesiti assumono particolare rilevante anche per i lavoratori salentini martoriati dalla crisi: “La Puglia ha conosciuto un vero boom nel ricorso ai voucher e le vertenze aperte per gli appalti sono all’ordine del giorno – conferma la segretaria generale -: le aziende falliscono, spariscono e le persone non sanno più a chi rivolgersi; si fanno gare giocate al massimo ribasso e si continua a tagliare salari e diritti. Il rispetto delle regole deve il fondamento del sistema degli appalti: è questa la premessa che impedisce il dilagare della corruzione, ma ciò non è sempre scontato”.

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