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Pericolo ecotassa scampato: quasi il 6 per cento in più di differenziata in un anno

La tassa, a detta del sindaco di Lecce e del consigliere Erio Congedo, è “ingiusta” e manca di “sensibilità istituzionale”. Nei mesi scorsi si è tenuto lo sprint finale per scongiurare l’eventuale pagamento del balzello. Da giugno del 2013 al 2014, si è passati dal 16,90 al 22,76 in più raccolta separata dei rifiuti

LECCE  - Ora è ufficiale. Lo sprint finale, teso a evitare l’ecotassa ai leccesi, ha funzionato. Il balzello è stato, infatti, scongiurato, grazie a un 5,66 per cento in più di raccolta differenziata. La città è passata dal 16,90 dello scorso giugno, fino al 22,76 per cento  di quest’anno. Ad effettuare la raccolta dei dati sulla differenziata sono stati gli uffici comunali del settore Ambiente, con grande soddisfazione per l’assessore al ramo, Andrea Guido,  per il primo cittadino del capoluogo salentino, Paolo Perrone e per il consigliere regionale Saverio Congedo. Una contentezza, quella degli esponenti della destra locale,  mista a rammarichi indirizzati all’ente presieduto da Nichi Vendola.

“E’ un risultato che siamo riusciti a raggiungere grazie alla grande maturità dimostrata dai cittadini leccesi, all’impegno dei tecnici e degli impiegati comunali e degli operatori delle aziende che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti”, ha dichiarato il principale inquilino di Palazzo Carafa. “Si tratta di una tassa regionale comunque ingiusta voluta dalla Regione Puglia, solo per motivi ideologici, che ricade sui Comuni, e quindi sui cittadini, ai quali sono imputate responsabilità che sono invece da attribuire  totalmente alla Regione stessa, incapace in un decennio di chiudere la filiera degli impianti di smaltimento dei rifiuti”, ha concluso.

Ha accolto, con soddisfazione, ma anche con una anche Erio Congedo, il vicepresidente del gruppo regionale Pdl e F : ”E’ un piacere – ha fatto sapere –che la città sia riuscita a guadagnare quella maggiorazione del 5 per cento nella raccolta differenziata dei rifiuti. Nello stesso momento, però, il pensiero corre a quelle amministrazioni e a quei cittadini del Salento che non ce l’hanno fatta e che dovranno pagare un balzello tanto salato quanto iniquo. Costretti così a pagare di tasca propria le responsabilità ormai storiche della Regione sul fronte della realizzazione degli impianti di smaltimento. Ma questa amministrazione regionale, purtroppo, non brilla per sensibilità istituzionale”.  

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