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Sabato, 27 Aprile 2024
Politica

Emiliano non si candida. Il Pdl: sì all'Udc e alla Poli

Il sindaco di Bari annuncia la propria indisponibilità a correre alle prossime regionali, nonostante la pressione dell'Udc sul suo nome. Il Pdl attende Casini: prove di riavvicinamento anche con Poli

BARI - Michele Emiliano non si candida: il sindaco di Bari ha ribadito in queste ore l'indisponibilità ad essere l'uomo del centrosinistra per le prossime regionali di marzo. Una scelta non senza conseguenze, dopo le insistenti voci dei giorni scorsi che lo volevano come certo successore di Nichi Vendola, e che stravolge gli scenari interni alla coalizione. Perché un punto è certo: Pier Ferdinando Casini ha fatto il nome dell'ex magistrato al segretario del Pd, Pierluigi Bersani, come candidato "gradito" allo scudo crociato. Da lì, non ci si muove.

E le grane per il Partito Democratico, dunque, si moltiplicano: otto giorni fa, la scelta di dare il ben servito a Vendola, aveva di fatto già aperto una spaccatura nel partito, diviso sulla linea politica per le regionali; il passo indietro di Emiliano rischia di far saltare gli accordi tra D'Alema e Casini per l'Alleanza del Sud. Vendola, dal canto suo, attende le evoluzioni, convinto comunque di andare per la propria strada e di presentare una propria lista, che molto probabilmente concorrerà contro le altre coalizioni in campo.

Nel centrodestra, è il momento della volata in vista dell'appuntamento del 16 dicembre, quando il premier, Silvio Berlusconi ha convocato gli stati maggiori del Pdl, per ufficializzare i candidati alle Regionali: in pole-position resta il magistrato barese, Stefano Dambruoso, ma Raffaele Fitto non fa mistero da un paio di settimane di voler cercare un'alleanza in extremis con lo scudo crociato, dicendosi pronto a ridiscutere anche sui nomi, accogliendo le proposte del partito di Casini.
I presupposti per creare un fronte coi centristi si ritroverebbero, secondo il ministro agli affari regionali, nei quattro anni e mezzo di opposizione comune al governo Vendola e in quei "valori condivisi" che bastano a far superare le diatribe e gli allontanamenti degli ultimi mesi.

Anche il nodo "Poli Bortone" (l'ex alleata diventata l'avversaria numero uno del Pdl alle scorse provinciali), che resta l'ultima questione che sembra tenere distanti il Pdl e l'Udc potrebbe trovare un superamento in queste ore. La senatrice, nella presentazione del tavolo regionale di "Io Sud", non ha escluso il dialogo con il Pdl: un segno di apertura importante, in vista di quello che potrebbe accadere nelle prossime settimane, a cui ha risposto lo stesso Fitto non negando la volontà di aggregare tutto quello che "può contribuire all'affermazione di valori e programmi comuni".

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