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Emiliano sferza il Pd usando Perrone: “Lui candidato unitario di Pd e Pdl”

In uno scambio di tweet, il sindaco di Bari,a proposito delle prossime elezioni regionali, lancia la provocazione che sembra indirizzata più ai dirigenti nazionali del suo partito. L'abbraccio con il Pdl lo ha mandato su tutte le furie

LECCE – L’investitura arriva direttamente dal più accreditato pretendente alla poltrona di presidente della Regione Puglia. Michele Emiliano, con un paio tweet indica in Paolo Perrone lo sfidante “ideale” per la corsa alla successione di Vendola, in programma nel 2015. In realtà, non è la prima volta che il presidente regionale del Pd punta sullo stesso avversario: già nel recente passato non aveva nascosto la sua predilezione.

Tra il sindaco di Bari e quello di Lecce, del resto, esiste una stima reciproca e i nomi di entrambi ricorrono da mesi negli scenari immaginati per la prossima campagna delle regionali. In maniera esplicita quello del primo cittadino barese, che già da tempo ha messo in moto tutto il suo carisma e la capacità di organizzazione per puntellare la sua posizione al di fuori del capoluogo regionale. La candidatura di Perrone, invece, è stata sempre buttata sul tavolo in maniera molto discreta, quasi accennata, sempre negata dal diretto interessato. Ma sono in molti, oramai, nel Pdl a guardare alle primarie come mezzo di selezione della classe dirigente e, in questo senso, proprio l’esperienza leccese del 2012 è stata parecchio istruttiva.

Ma, questa volta, non si tratta soltanto di un attestato di stima, ma anche di una vera e propria provocazione politica, quasi che Emiliano si servisse di Perrone per colpire il suo partito, con il quale è in clamoroso dissenso dopo l’abbraccio con il Pdl per dar vita al nuovo esecutivo nazionale. Nel seguito della discussione – l’interlocutore è Michele De Vitis, uno dei 33mila followers  -, Emiliano, infatti, aggiunge: “Paolo Perrone è brava persona e potrebbe essere il candidato di Pd e Pdl alla Regione Puglia. Se Letta lo chiede, perché no”?

Di certo quello del sindaco di bari non un accenno di disponibilità a fare un passo indietro. E’ chiaro che la sua strategia politica, al momento, corre soprattutto lungo il filo della contrapposizione ai dirigente nazionali del suo partito: nei giorni cruciali dell’elezione del capo dello Stato, Emiliano non aveva esitato un istante ad invitare i parlamentari pugliesi a votare per Stefano Rodotà, candidato dal Movimento Cinque Stelle e molto popolare e apprezzato tra l’elettorato di centrosinistra. Alla seconda domanda rivoltagli – cosa farebbe in caso di indicazione di Perrone come candidato unitario – Emiliano ironicamente replica: “Io torno in magistratura per favorire la larghe intese”.

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