rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Ricorso al Tar / Squinzano

Problemi con una candidata, la lista Andresani perde un nome e viene esclusa

Caos a Squinzano, dove la compagine guidata dal candidato sindaco finisce, al momento fuori dalla competizione: una donna di origini rumene non avrebbe i requisiti di cittadinanza

SQUINZANO – Caos nelle amministrative di Squinzano, dove i prossimi 14 e 15 maggio si torna al voto per eleggere il nuovo consiglio comunale dopo il periodo di lungo commissariamento. Quattro, alla consegna delle liste, i candidati per la poltrona di sindaco in corsa, ma, nelle scorse ore, la lista guidata da Andrea Andresani, già candidato nella precedente tornata elettorale amministrativa, è stata esclusa dalla commissione elettorale, chiamata a verificare i necessari requisiti per la partecipazione alla campagna di voto.

Uno dei dodici candidati in lista, ovvero una donna, di origine rumena, non sarebbe risultata iscritta alle liste elettorali del comune di residenza, quindi non riconosciuta cittadina italiana: un requisito che farebbe decadere la sua candidatura e annullando il numero minimo di nomi per comporre una lista, farebbe decadere l’intera compagine, rendendola inammissibile alla competizione elettorale.

Andrea Andresani

Andresani, dal canto suo, ha spiegato di aver seguito tutte le indicazioni necessarie per la costituzione della squadra e di aver ricevuto una Pec del Comune di Trepuzzi, in cui si affermava il mancato esercizio dell’elettorato attivo della donna.

I rappresentanti della lista avranno tre giorni di tempo per presentare ricorso contro il provvedimento che li esclude dalla consultazione. Quindi, al momento, la sfida dovrebbe essere tra Gianni Marra, Mario Pede e Andrea Pulli, anche se Andresani spera che la sua partita non sia chiusa qui.

Fratelli d’Italia: “Con coerenza supportiamo Gianni Marra”

Intanto, sul fronte politico, i rappresentanti locali del circolo di Fratelli d’Italia chiariscono la propria posizione a sostegno del candidato sindaco Gianni Marra, l’ex primo cittadino forzista, ricordando quanto avvenuto nel novembre 2020 e “l’ondata di fango” che ha travolto la città: “Eravamo determinati – precisano - a difendere in ogni sede le infondate accuse che oltraggiavano l'immagine di Squinzano ben consapevoli di aver sempre operato nel rispetto della legalità. La ‘frettolosa fuga di tanti’, che oggi si erigono a ‘nuove proposte’ dimentichi del loro recente passato, ha privato l'amministrazione Marra del suo sacrosanto diritto a difendersi. Una fuga interessata e premeditata per salvare se stessi e condannare Squinzano a due anni di ‘limbo’”.

I rappresentanti di Fdi Squinzano con Fitto

Dal circolo rivendicano di essersi adoperati per l’unità del centrodestra squinzanese, ma di aver fatto i conti con “grandi burattinai” che hanno però “mosso le fila” per “far prevalere i propri interessi e quelli del loro partito sul bene della città, “dando vita ad una delle peggiori campagne elettorali degli ultimi 40 anni, un vero regolamento di conti caratterizzato da ostracismi, veti e pregiudizi”: “Alla fine – rimarcano con toni duri - la follia ha prevalso sul buon senso, l'egoismo di parte sul bene comune, i rancori sulla pacificazione”.

Ribadendo il sostegno a Marra, dal circolo auspicano la presenza del ministro Raffaele Fitto “per meglio tracciare il cammino da percorrere per il bene della nostra città”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Problemi con una candidata, la lista Andresani perde un nome e viene esclusa

LeccePrima è in caricamento