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Fitto ministro, Poli no. Nel Pdl è altalena di emozioni

La nomina a ministro per gli Affari regionali di Raffaele Fitto fa il paio con il mancato conferimento di incarichi ad Adriana Poli Bortone. Esulta Forza Italia, decisamente meno Alleanza nazionale

A nomine avvenute, si respira un clima contrastante nel Pdl salentino. Le due grandi anime fuse fra loro, Forza Italia e Alleanza nazionale, continuano a mantenere un'identità spiccata e ben distinta, e sull'altalena di emozioni, alle felicitazioni per la nomina a ministro di Raffaele Fitto, seguono ombre sui volti di chi sosteneva una candidatura di Adriana Poli Bortone. Ma tant'è: il vicesindaco di Lecce dovrà cambiare rotta e puntare su via Capruzzi. Per il senatore Cosimo Gallo "la nomina di Raffaele Fitto a ministro per gli Affari regionali è un traguardo di inestimabile valore non solo per l'uomo, che ha dimostrato in questi anni grandi capacità amministrative e grandi doti politiche, ma per l'intero territorio salentino e pugliese che ha apprezzato la sua azione, il suo equilibrio e senso di responsabilità. La delega rappresenta, poi, un coerente riconoscimento che il presidente Berlusconi ha voluto tributare all'eccellente azione amministrativa di Raffaele Fitto che, da governatore, ha saputo rendere la Puglia una delle regioni più virtuose d'Italia, al passo con le altre aree territoriali che rappresentano la locomotiva dello sviluppo italiano, allontanando, così, dal Paese l'immagine di un Sud assistenziale e ripiegato su se stesso".

"I risultati dell'ultima competizione elettorale, sia nelle politiche che nelle amministrative, hanno messo in evidenza la statura di un leader di partito che, senza lesinare impegno, passione e sacrifici - prosegue Gallo -, ha contribuito in maniera determinate a radicare il Pdl nelle Puglie e nel Mezzogiorno d'Italia tanto da guadagnarsi nel recente passato le attestazioni di stima del coordinamento nazionale di Forza Italia e del presidente Berlusconi in persona che gli attribuirono l'incarico di coordinatore nazionale per il Sud Italia. Per noi salentini, per noi amici e per noi collaboratori di sempre è stato un orgoglio umano e politico quello di vederlo inserito nella lista dei ministri del Governo italiano che il nostro Premier ha presentato alla Nazione nella serata di ieri, soltanto un'ora dopo il conferimento dell'incarico di formazione dell'esecutivo da parte del presidente Napolitano, a dimostrazione di una unità di intenti e di una serietà politica che - conclude - non ha pari nella recente storia repubblicana".

Particolarmente risentito è invece il deputato Ugo Lisi, che evidenzia lo stato d'animo dei sostenitori di Adriana Poli Bortone con una battuta: "Al momento della lettura della lista dei ministri, abbiamo pensato ad un errore dovuto alla fretta…". Proprio così, tanto che "la grande velocità con cui il premier Berlusconi è passato dall'incarico ricevuto dal presidente della Repubblica alla comunicazione dei ministri - spiega Lisi - mi ha fatto pensare ad un errore, dovuto alla fretta, nel momento in cui non ho ascoltato il nome di Adriana Poli Bortone nella lista dei componenti dell'esecutivo. Certamente il Governo avrebbe tratto più prestigio e indubbi benefici politici per l'esperienza e per la competenza con cui il coordinatore regionale di Alleanza nazionale avrebbe svolto il suo ruolo".

"Probabilmente un'esasperata necessità di presentare immediatamente il Governo all'opinione pubblica e il fisiologico balletto di proposte e controproposte ricevute dal presidente Berlusconi da parte di An, ha fatto sì che all'ultimo istante il nome di Adriana Poli Bortone fosse sostituito da qualcun altro all'interno del nostro partito. Nascondere la mia amarezza da coordinatore provinciale di Alleanza nazionale, da parlamentare salentino e da estimatore di Adriana Poli Bortone per quanto verificatosi sarebbe un atto di finto buonismo che non mi sento di compiere per il vincolo di trasparenza che mi lega ai miei elettori, al mio territorio e al mio partito. Ovviamente - chiarisce Lisi - questa amarezza fa il paio con la grande soddisfazione che provo nel vedere nominato l'amico Raffaele Fitto a ministro della Repubblica. Un atto dovuto. Il meritato riconoscimento a chi, con impegno, passione e, soprattutto, competenza, ha servito per oltre 15 anni le ragioni della Puglia e dell'intero Mezzogiorno d'Italia".

"Con Raffaele Fitto ministro, la Puglia e il Salento entrano a pieno titolo nel Governo dell'Italia, partecipando concretamente alla definizione degli indirizzi politici e amministrativi del territorio nazionale", dice il segretario cittadino leccese di Forza Italia Antonio Pellegrino. "Un riconoscimento tanto prestigioso quanto meritato che va a premiare una delle più brillanti menti politiche del Sud. L'efficace e produttiva azione di presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005 ha consentito a Raffaele Fitto di conoscere perfettamente i meccanismi amministrativi gestionali e decisionali dell'ente territoriale più importante. Con lui e attraverso di lui le regioni italiane avranno un tramite competente e dinamico per ottimizzare il dialogo con il Governo centrale. In un momento di svolta per l'Italia, ma anche, non possiamo negarlo, di grande difficoltà e incertezza Silvio Berlusconi ha curato nei minimi particolari la configurazione e la tenuta del suo nuovo esecutivo. Nel Governo - conclude - Raffaele Fitto sarà il punto di riferimento di un Sud che vuole crescere e vuole dimostrare di essere locomotiva di sviluppo culturale per tutto il Paese".

Congratulazioni a Fitto arrivano anche da Alfredo Prete, presidente della Camera di commercio. "Esprimo le mie congratulazioni all'onorevole Raffaele Fitto, neo ministro per gli Affari regionali. Una nuova sfida che permetterà al leader politico salentino di mettere in luce le capacità amministrative e le grandi doti politiche, a tutela dell'unità nazionale e delle ragioni del mezzogiorno d'Italia e del Salento in particolare. Il nostro Paese ha bisogno di determinazione e voglia di sostenere il processo di sviluppo che trova nelle regioni del Sud Italia un ampio bacino di energie e di opportunità da utilizzare per eliminare il gap esistente con le altre aeree del Paese. Una missione - conclude Prete - che richiederà grande impegno e volontà per portare a termine quel Patto per il Mezzogiorno da lui voluto e da me condiviso".

"Una personalità giovane ma di esperienza alla guida di un ministero strategicamente importante in vista della possibile ristrutturazione dell'architettura statale su base federalista". E' quanto ritiene Saverio Congedo, consigliere regionale del Pdl, che
ritiene Fitto "meritatamente premiato da una nomina ministeriale. Il Mezzogiorno d'Italia nella sua interezza e la Puglia in particolare trarranno sicuro giovamento dal bagaglio politico-amministrativo di Raffaele Fitto".


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